Piazza piena e ordinata, per la manifestazione di protesta – svolta in piena tranquillità – indetta dalle associazioni di categoria contro le restrizioni degli ultimi decreti governativi che stanno mettendo in ginocchio il lavoro di tanti.
Sabato pomeriggio, nella piazza centrale di Rieti, ecco i cahiers de doléances nel richiamare i tanti sacrifici richiesti per attivare le misure, i soldi spesi, le limitazioni accolte, le responsabilità prese, per poi ritrovarsi chiusi o quasi.
Suono di tromba all’inizio, interventi dei rappresentanti di vari settori (bar, ristorazione, pasticcerie, pub). E anche la rappresentante della Cna, come pure la responsabile della Mensa Santa Chiara, per la quale gli esercenti hanno raccolto cibarie in un apposito stand posizionato a lato, che ringrazia chi, come gli esercenti, è messo male ma non dimentica chi sta peggio (le tante e tante famiglie reatine che vengono a prendere il pasto ogni giorno alla struttura attenta a crescenti povertà).
Un altro suono di tromba, l’eloquente Silenzio, accompagna il gesto simbolico di dar fuoco a un tavolo apparecchiato con due manichini, a voler significare l’andare “in fumo” di imprese messe così in crisi dall’assurda situazione.