Fara in Sabina: azioni di prevenzione degli incendi boschivi

In previsione del periodo di massimo rischio incendi boschivi, che va dal 15 giugno al 30 settembre, si è riunito il sistema locale di protezione civile per organizzare tutte le azioni di prevenzione da adottare per proteggere Fara in Sabina durante la stagione estiva.

Alla riunione, presieduta dal sindaco Davide Basilicata, hanno partecipato rappresentanti delle forze di polizia – corpo forestale, carabinieri, polizia locale – e le seguenti organizzazioni di volontariato: Gruppo volontariato civile squadra antincendio di Fara in Sabina, Associazione volontari Protezione civile “Base 2001”, Associazione volontari Protezione civile di Nerola, Guardie ambientali d’Italia, Associazione nazionale carabinieri. L’incontro è servito per mettere a punto gli interventi, verificare i dispositivi, perfezionare i meccanismi di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.

«Fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo riservato un’attenzione particolare al problema degli incendi a Fara in Sabina, affrontandolo insieme a tutti gli attori del sistema di protezione civile. Istituzioni, forze di polizia e volontari stanno collaborando con la massima serietà per combattere questa piaga che affligge il nostro territorio. Gli episodi delle ultime settimane dimostrano che il fronte è sempre aperto. Le azioni devono essere concrete, coordinate e costanti». È quanto dichiara il sindaco Basilicata a margine della riunione.

«Nel processo di sviluppo del sistema comunale di videosorveglianza – spiega l’assessore Marco Marinangeli – abbiamo deciso di puntare tre occhi elettronici sulle zone più sensibili per circondarle idealmente; videocamere in grado di rilevare le targhe di auto e moto anche di notte».

«Stiamo lavorando affinché la strada mulattiera, appena riaperta, che collega Coltodino al borgo di Fara – aggiunge l’assessore Giacomo Corradini – possa essere utilizzata anche per il contrasto degli incendi boschivi. Oltre al percorso turistico, quindi, avremmo anche una sorta di strada tagliafuoco a protezione di Fara in Sabina».