La carcassa del povero zuccherificio non smette di suscitare petizioni. Pochi mesi fa ne promosse una la Coop, per dare sostegno popolare al progetto di convertire i resti dell’opificio in una grande area commerciale.
In questi giorni, in cima a via Roma, è comparso un nuovo banchetto. È sostenuto dall’associazione Controvento per promuovere un progetto diverso: “Università allo zuccherificio!”.
«Lo Zuccherificio di Rieti – spiega l’associazione con un volantino – primo in Italia, è la principale testimonianza di archeologia industriale della provincia». «Lo vogliono trasformare in un centro commerciale» ricorda il foglietto, che prosegue: «La Coop Centro Italia, proprietaria dei terreni, ha già chiesto l’autorizzazione a costruire e il Comune di Rieti a breve dovrà decidere in merito. Controvento ritiene sbagliato autorizzare la Coop a costruire senza che questa dia qualcosa in cambio alla città perché lo zuccherificio è patrimonio storico e culturale di tutti».
«Qualora si decida di concedere l’autorizzazione – proseguono da Controvento – chiediamo che, in compenso, la Coop si impegni a costruirci gratuitamente anche un Polo Universitario di Eccellenza che, attirando studenti fuori sede e dando ai giovani di Rieti la possibilità di frequentarlo, valorizzi e vivacizzi il centro storico e tutta la città di Rieti».
L’idea non sembra male. E forse converrebbe pure a Coop di tenere insieme università e supermarket. Gli studenti saranno squattrinati, ma debbono pur mangiare. E con l’aria che tira, anche quei pochi euro conviene intercettarli. E poi, oggi, tutto è mercato, anche la scuola, l’università e la formazione. Studiare in un centro commerciale sarebbe un segno dei tempi.