Edilizia in legno: se ne parla a Farfa

Un grande successo di pubblico per il convegno organizzato da Ewe Wood insieme ad Arca

Diffondere la cultura dell’edilizia in legno nel centro Italia, attraverso un processo produttivo guidato da un’unica impresa che controlla tutta la filiera, ma aperta alla collaborazione con gli altri esperti locali, quali imprenditori, architetti, ingegneri e tecnici, in base alle esigenze del territorio, per preservarne e svilupparne l’economia. Questa la strategia di lavoro sostenuta dall’azienda Ewe Wood, promotrice insieme ad Arca “Sistema di certificazione di qualità e sostenibilità dell’edilizia in legno” del convegno “Costruire in legno”, in corso questo pomeriggio presso l’Abbazia di Farfa a Fara in Sabina (RI). Un momento di approfondimento, che ha riscosso un grande successo di pubblico, focalizzato sui temi della sostenibilità, certificazione e progettazione.

A riprova dell’importanza strategica di questo settore nel contesto locale hanno partecipato all’appuntamento Davide Basilicata e Marco Marinangeli, rispettivamente Sindaco e Assessore alle Politiche Energetiche del Comune di Fara in Sabina. A moderare il dibattito la giornalista ed esperta del settore Laura Faggiotto.

“Vogliamo trasferire al centro-Italia il know how dell’edilizia in legno già presente in nord Europa e nelle regioni del nord-Italia – ha dichiarato Antonio Vigilante, direttore generale di Ewe Wood – , adeguandolo alle caratteristiche architettoniche locali. E vogliamo farlo attraverso un modello di lavoro sinergico con il territorio che è unico nel panorama del legno, il materiale d’elezione per un’edilizia che voglia davvero essere sostenibile e che può offrire un enorme contributo alla ripresa di quella locale”.

È lo stesso modello usato da Ewe Wood nella costruzione delle abitazioni di Extreme Makeover Home Edition Italia, il format statunitense che regala una casa a famiglie in difficoltà. In quel caso, pur in una situazione estrema, la collaborazione tra l’azienda e diverse figure tecniche, dislocate in diverse parti d’Italia, ha consentito in soli tre mesi di pensare, progettare, prefabbricare e costruire due immobili.

Il convegno ha fatto registrare il tutto esaurito, con la Sala Schuster piena di imprenditori, architetti, ingegneri, geometri e semplici cittadini, provenienti non solo da Rieti e provincia, ma anche dal resto della regione, soprattutto da Roma e dintorni, nonché da oltreconfine. Non sono voluti mancare a questa occasione per avere una panoramica su un sistema costruttivo, sempre meno di nicchia, già conosciuto e apprezzato nel nord Europa e nel nord Italia e che si sta lentamente rivelando al resto del Paese, in particolare dopo il sisma aquilano.

“L’Amministrazione comunale di Fara in Sabina – hanno dichiarato il sindaco Davide Basilicata e l’assessore comunale alla Formazione e Politiche energetiche, Marco Marinangeli – è attenta a favorire uno sviluppo sostenibile del territorio, anche attraverso un’urbanizzazione in armonia con il paesaggio e le esigenze di una comunità in forte crescita demografica. Inoltre, la crisi del settore edilizio ha portato tutti a ricercare nuove tecniche costruttive in grado di coniugare funzionalità, estetica e risparmio energetico. Per questo motivo – hanno concluso Basilicata e Marinangeli – abbiamo patrocinato con piacere questa iniziativa che ci pone all’avanguardia nel campo delle nuove tecniche edilizie eco-compatibili. Abbiamo messo Fara al centro di una nuova idea di edilizia in grado di rispondere alla crisi. Un appuntamento sentito da chi vuole coniugare il bisogno di crescita e le esigenze dell’ambiente”.