“È tempo di vivere”, Aragona: «Ha finanziato la Regione»

Con riferimento alle notizie diffuse dal Movimento 5 Stelle Rieti inerenti al progetto “Ordinarie Storie di Straordinaria Inciviltà – E’ Tempo di Vivere”, finalizzato a realizzare una serie di interventi multidisciplinari coinvolgenti numerose istituzioni scolastiche del territorio, si precisa quanto segue.

Il Progetto, promosso dal Comando della Polizia Municipale di Rieti, in partnership con la Società CRF Ricerca Finalizzata e la Prometeo Group, ha partecipato ad un bando regionale riguardante proprio l’implementazione di attività istituzionali finalizzate al contrasto della devianza giovanile. Grazie alla metodologia progettuale innovativa proposta, all’impiego di tecnologie di ultima generazione (leggi realtà aumentata) ed al coinvolgimento fattivo degli studenti che sono stati impegnati in veri e propri workshop interattivi, la Regione Lazio ha finanziato il progetto riconoscendo il 90% dell’investimento complessivo stimato pari a 48.000 €.

La cifra riportata nel comunicato di 138.362 € è frutto solo di una errata lettura della tabella relativa agli atti di liquidazione del Comando della Polizia Municipale, atteso che le cifre di 26.539 € e di 16.103 € sono ripetute esclusivamente in quanto rappresentano i due impegni complessivi di spesa riguardanti il progetto all’interno dei quali trovano giusta capienza i singoli importi liquidati ai singoli prestatori d’opera.

Per fare un esempio su tutti, la citata fattura nr.35 del 7 dicembre 2012 “per la progettazione grafica (volantini e totem) dell’evento” non è di 26.539 € bensì di 1.980 € (colonna rubricata “Importo Liquidato”).

Ritengo opportuno concludere questa nota di precisazione, rappresentando che, allorquando la Regione finanzia un progetto ritenuto meritevole, non si può fare altro che realizzare esattamente gli interventi proposti al fine di poterli correttamente rendicontare per ricevere la successiva liquidazione del finanziamento. Le risorse, tecnicamente, si definiscono “a destinazione vincolata” e, pertanto, qualsiasi destinazione difforme da quella rappresentata nell’ipotesi progettuale sarebbe illegittima e, in quanto tale, non finanziabile.