Dopo il terrore la preghiera, don Domenico: «la liturgia non è staccata dalla vita»

Unione nella preghiera per la Francia anche nelle chiese di Rieti. Mons. Domenico Pompili rilancia la condanna e l’appello della Chiesa italiana, «profondamente colpita dagli attacchi terroristici che hanno insanguinato Parigi».

«La liturgia non è estranea a quello che succede, si porta dentro anche la vita, accade nel mondo» spiega il vescovo di Rieti: «ha ragione Papa Francesco, oggi ci troviamo ad affrontare una guerra mondiale a pezzetti e questo è uno dei frammenti. La consapevolezza spesso viene meno, ma in realtà il mondo è incendiato. La disumanità invoca un supplemento di speranza e di preghiera, per reagire. Altrimenti non sappiamo come cavarcela di fronte al terrore. Lo sguardo lungo della fede rimane capace di indirizzare al bene e non si lascia assuefare dalla depressione».