Donati: non serve clamore per avere trasparenza

Rieti Virtuosa, nel suo intervento sulla vicenda giudiziaria che vede implicata una funzionaria comunale, si duole per il “silenzio assordante” della politica.

Aggiungendo una piccola considerazione alla precisazione licenziata dall’ente, soggiungo che diversi esponenti della maggioranza lavorano in “operoso silenzio” per facilitare l’opera di trasparenza e buon governo del Comune anche con interventi mirati su specifici problemi.

Forse lo scarso clamore di questo dovrebbe essere indice di serietà allorquando si giunge a migliorare le storture.

5 thoughts on “Donati: non serve clamore per avere trasparenza”

  1. emanuele donati

    Gentile Marco Aconte,
    io mi sono sentito in diritto di rispondere poichè un movimento civico molto attivo e con il quale, peraltro, ho spesso colloquiato (la sig.ra Paola Cuzzocrea, fino a qualche tempo fà sua responsabile ,potrà darne conto), nel suo intervento ha lamentato, peraltro, il silenzio della politica senza rgomentare cosa avremmo dovuito dire sui fatti in narrativa.
    Ne deriva che, posto che ciò che ho affermato risponde al vero, non è importante il clamore dei fatti ma che gli stessi si compiano soprattutto in settori delicati dove l’amminsitrazione è in continuo contatto con le persone.
    Tutto qui, altrimenti non avrei avuto nulla da dire. Pertanto, credo che il mio sia un atteggiamento legittimo, con una replica opportuna.

  2. Marco Giordani

    Scusa Emanuele; ci chiedi cosa avrebbe dovuto dire l’Amministrazione? Ad esempio quello che ha detto; evidentemente se si è sentita in dovere di dirlo dopo che lo abbiamo chiesto, allora ha ritenuto che fosse bene dirlo. E poteva dirlo anche senza la nostra richiesta. Oppure poteva dire qualcosa di giudizialmente non certo rilevante, ma che comunicasse una rassicurazione alla cittadinanza, un segno che questo non potrà più accadere (se accaduto). Se ne sprecano tante di parole; si sarebbe anche potuto fare (non certo da parte dell’Ammnistrazione) l’elenco delle tessere e frequentazioni degli imputati… Argomenti per “dichiarare” non sono mai mancati a nessuno, su quasi (QUASI) nessun argomento (si salvano il Polo della Logistica, il deposito Cotral…)

    Non mi è chiaro poi se gli interventi mirati su specifici problemi, condotti in operoso silenzio, riguardino questo tema. E quale stortura si sia eliminata; era stata dunque rilevata QUESTA stortura, prima dell’indagine della Polizia?

    Cosa c’entra poi la trasparenza? Non è che si chieda di pubblicare l’ISEE di tutti i richiedenti assistenza. Si chiede solo di sapere dall’amministrazione quali siano state finora le risultanze della cooperazione con la GdF; risultanze che non si leggono dal comunicato dell’Assessore: quante posizioni sono state sottoposte? Anche quelle degli anni precedenti? Quante la GdF ne ha vagliate? Con quali esiti?

    P.S.
    A proposito di operoso silenzio e di trasparenza, si può avere dalla amministrazione anche una risposta alla domanda posta qui: http://www.rietivirtuosa.it/2013/06/14/anagrafe-pubblica-non-e-ancora-quello-che-ci-avevate-promesso/ e cioè quando sarà disponibile l’anagrafe delle silenziose operose istituzionali attività dei consiglieri?

  3. emanuele donati

    Marco un’amministrazione coinvolge un Corpo dello Stato facilitandigli il lavoro.Dopodiché se le indagini sono state svolte é competenza del corpo stesso darne eventuale notizia anche xche del caso potrebbe esserci un segreto istruttorio..Sull anagrafe degli eletti il sottoscitto assieme a diversi consiglieri di tutti gli schieramenti ha sollecitato dirette streaming delle diverse riunioni nonché si farà promotore di rendicontare le singole attività.il punto é che stavolta voi avete voluto sparare nel mucchio x fare notizia quando lamentate silenzio della politica.Potevate seppure affermare una inoperosita se ritenevate essa integrata.Ma sul silenzio dovete accettare una critica avversa.
    Ti saluto

    1. Marco Giordani

      Dici: “un’amministrazione coinvolge un Corpo dello Stato facilitandigli il lavoro.Dopodiché se le indagini sono state svolte é competenza del corpo stesso”.

      Beh, la collaborazione non fu presentata in questo modo: ecco il comunicato di ottobre:
      “L’Assessore ha chiesto formalmente al Comando provinciale della Guardia di Finanza di avviare una collaborazione che permetta all’Amministrazione comunale di verificare puntualmente la veridicità delle dichiarazioni ISEE presentate agli uffici”, quindi un ritorno (che permetta all’Amministrazione) ci doveva essere. Non vogliamo sapere, se ci sono state difformità, a chi si riferiscano, ma quante posizioni passate alla GdF, se anche quelle degli anni precedenti, quante la GdF ha analizzato e quante ha trovato difformi.

      Riguardo il comunicato di RV, non lo trovo uno sparare nel mucchio, né tantomeno fuori luogo, visto che l’Assessore ha risposto (anche se come dico sopra, ci poteva dire di più).

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