Don Tiburzi, la stampa e i fedeli

In relazione alla vicenda di don Tiburzi, così come riportata dal «Corriere di Rieti», è necessario sottolineare che l’informazione sta, purtroppo, omettendo il fatto principale, che è anche la notizia principale: il sacerdote si è dimesso lui in modo irrevocabile e non è stato dimesso dal Vescovo. Neppure si può dire che vi siano dissidi tra il sacerdote e il Vescovo.

I nodi che hanno fatto determinare il sacerdote a prendere questa decisione sono tre: la presenza a Cittaducale delle suore carmelitane, del cammino dei carismatici e di Padre Raniero Cantalamessa. Il Vescovo non può arbitrariamente prendere decisioni nei confronti di tali realtà senza che ve ne sia motivo.

Il cammino dei carismatici è riconosciuto dalla Chiesa e chiunque voglia può farne parte; le suore carmelitane hanno una loro funzione e hanno i loro superiori a cui rispondere, il parroco nei loro confronti ha una competenza limitatamente ad eventuali loro incarichi e attività in parrocchia; Padre Raniero Cantalamessa, oltre ad essere un sacerdote francescano stimato, colto e noto anche al grande pubblico, è anche il predicatore del Papa a cui certo nessuno può impedire di dire la Messa a porte aperte dove e quando vuole.

Il fatto che il sacerdote civitese abbia paragonato Padre Cantalamessa e le carmelitane a Erodiade e Salomè e il Vescovo a Erode, cioè ad un assassino, lo squalifica come uomo e come prete: a ciò deve riparare con formali e pubbliche scuse!

I cittadini e i fedeli di Cittaducale, e solo una parte di essi, non devono pensare che si tratti di diatribe interne, poiché il Vescovo non ha niente da ridire su altre attività del sacerdote, ma non può assecondare richieste inaccoglibili; sbagliano alcuni fedeli a parlare di “compito che Dio” avrebbe affidato a don Tiburzi, perché il compito glielo ha affidato il Vescovo, sia secondo il diritto canonico, che secondo una corretta ecclesiologia. E devono anche farsi una ragione di un fatto molto serio: la validità e l’efficacia della Parola di Dio e dei Sacramenti non sono legati alle persone. Se tengono a queste realtà spirituali andranno in parrocchia comunque e con chiunque ricopra le funzioni di Parroco.

9 thoughts on “Don Tiburzi, la stampa e i fedeli”

  1. Monica

    Noi cittadini no n vogliamo chiudere la bocca a quel simpaticone di Cantalamessa…ma nemmeno vogliamo che sia chiusa al nostro parroco !!! Per quanto riguarda le suore, da cittadina posso giudicare il loro operato, che a mio parere, meriterebbe approfondimenti. Avete mai visto una seduta del gruppo dei carismatici qui a Cittaducale ? Venite e ne vedrete delle belle ! Penso che avrebbero bisogno di catechesi..!

  2. Monica

    Ah..mi scusi… ma credo che giudicare Don Ferdinando come uomo oltre che come prete non sia compito suo, ma forse non sa che c’è un giudizio al quale anche lei sarà soggetto e non è certo il mio. Che uscita infelice ! ” Lo squalifica come uomo…”

    1. Guido D' Oronzo

      Gent.ma Monica, questa volta sono d’ accordo con lei perché non si può e non si deve giudicare.
      E, se in un’ altra lettera, ho detto che non stavano bene le parole pronunziate da don Ferdinando nei confronti del Vescovo, ora dico che nemmeno stanno bene quelle dette nei riguardi di don Ferdinando. I contrasti possono esserci, fanno parte della vita, ma vanno placati e risolti con amore e rispetto.

  3. Giovane civitese

    Io spero che lo Spirito Santo possa fare luce nel cuore di quelle persone che ancora si ostinano a giudicare le esperienze spirituali come il Rinnovamento dello Spirito , io ho partecipato al gruppo di preghiera e posso assicurare che la lode carismatica, ti riempe il cuore e l’anima regalandoti attimi di Paradiso!!!! Venite e vedrete.

  4. Riccardo

    Cara/o giovane civitese, la tua esperienza di Rinnovamento dello Spirito non ti ha insegnato ad avere il coraggio delle tue idee, visto che hai mantenuto l’anonimato ! Sono felice di sapere che ti sono stati regalati attimi di paradiso ma credo che tu sia viva per cui non è lo stesso Paradiso di cui ci parla Gesù, dato che soltanto dopo la morte e il giudizio potremo forse godere del SUO Paradiso. UNa curiosità…anche tu caschi per terra ? Anche a te ballano gli occhi ? Anche tu parli 7 lingue ? Voi carismatici di Cittaducale…che maghi che siete !! Troppo forti ! Noi comuni fedeli della Romana Chiesa aventi come padre Spirituale il Papa e il nostro prete non facciamo queste grandi cose ! Solo il Santone ha questi magici poteri ! Uhhhhh !

    1. Giovane civitese

      Il coraggio di esprimere la Verità, non deve per forza avere un nome e cognome per poter poi generare inutili commenti sulle identità delle persone, in questa vicenda io non ho voluto accusare il nostro Parroco, ho voluto solamente testimoniare la mia esperienza di vita carismatica, e sinceramente non mi è sembrato corretto additare un gruppo di preghiera riconosciuto dalla Romana Chiesa, io credo che prima di giudicare è necessario informarsi basta andare su Google dicitare Rinnovamento dello Spirito Cattolico e rendersi conto che questa realtà è approvata anche dal Santo Padre, (forse è per questo che Don Ferdinando ha concesso una stanzetta al gruppo per la preghiera carismatica?) Come mai lei da fedele parrocchiano non ha chiesto al suo Sacerdote per quale motivo continuasse ad ospitare all’interno dei locali della Chiesa un gruppo di maghi di esaltati, non appartenenti alla fede cattolica? Io personalmente mi sarei rivolta al Vescovo o addirittura al Vaticano, è come se uno facesse entrare nella propria casa dei ladri.
      Credo che tutte le spiegazioni gliele può sicuramente dare il nostro caro Parroco e dico caro con tutto l’affetto di giovane civitese.

  5. Riccardo

    So benissimo che il gruppo dei carismatici è accettato dalla Chiesa, ed è leggittimo che abbiano una stanza dove riunirsi; ma io parlavo nello specifico del gruppo di preghiera di Cittaducale, a mio parere, alquanto bizzarro.Comunque, il gruppo dei carismatici ha delle regole da rispettare, le rispetta ? E poi prima di tutto viene la normale evangelizzazione del parroco e poi la preghiera carismatica che serve solo a completare un cammino di fede che si percorre prima di tutto con la ” normale ” Chiesa.

    1. Giovane civitese

      Carissimo Riccardo,condivido in pieno che prima di tutto viene l’evangelizzazione del parroco perchè è lui il pastore delle nostre anime, però credo che ogni fedele possa intraprendere in piena libertà il proprio cammino di fede che maggiormente rispecchia la propria identità personale, rimanendo sempre ancorati all’ insegnamento della normale Chiesa, l’esperienza carismatica come i Cursillos di cristianità, o il movimento dei Focolarini ecc.. hanno come unico obiettivo quello di testimoniare la propria fede e la propria crescita spirituale all’interno della Parrocchia, intesa come centro vitale della propria appartenenza al Corpo di Cristo, io ho sempre apprezzato in questo, il nostro Parroco che ha sempre affermato vivamente questo concetto, la Parrocchia prima di tutto,perchè prima si deve lavorare nella propria vigna affinchè ciò possa concorrere per il bene della nostra Comunità di fedeli.

  6. stefano

    Che tristezza leggere tutte queste polemiche alla vigilia di Natale. Dovrebbe essere un periodo di silenzio e raccoglimento e invece in un piccolo paese, che mi onoro di frequentare assiduamente, si creano faide che riportano a peppone e don camillo piuttosto che al cammino evangelico. Ho conosciuto personalmente Don Ferdinando e lo ritengo persona pregevole. Non conosco i fatti imputatigli e quindi non mi permetto di giudicare. Mi limito a constatare che purtroppo siamo pecore senza un pastore e ne avremmo un gran bisogno. Spero e prego affinchè questa triste e spiacevole vicenda possa risolversi nel migliore dei modi, con piena soddisfazione per le parti coinvolte ma soprattutto per il bene della comunità parrocchiale di Cittaducale.

Comments are closed.