Deposito Cotral, Rieti Virtuosa: W la legalità ma non solo nei convegni!

Rieti Virtuosa plaude all’iniziativa della Cgil sulla legalità, che ha visto il coinvolgimento anche di molti giovani. Siamo quindi fiduciosi che il sindacato si troverà finalmente in prima linea, proprio perché ”la politica e le istituzioni devono vigilare prima che arrivi la magistratura”, nel ripristinare la legalità in merito al cantiere del deposito Cotral di Rieti.

Si ricorda che in merito, l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici ha segnalato il mancato rispetto da parte di Cotral Patrimonio spa nell’ambito della procedura di realizzazione del deposito Cotral di Rieti “dei principi di trasparenza, parità di trattamento, correttezza ed economicità” (clicca qui).

Un atto su cui nessuno a livello locale ci risulta si sia espresso politicamente, nonostante Rieti Virtuosa, che ha presentato su questa intricata vicenda esposti alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza, abbia nel corso degli anni informato ufficialmente anche il sindacato (ai tempi Filippi era segretario della Filt-Cgil ed è stato autore di diverse uscite pubbliche sul tema), a partire dal primo atto con cui il Consorzio industriale espropriò “per pubblica utilità” al Cotral un terreno per darlo a prezzo rivalutato ad un’azienda privata produttrice di energia da biomasse, la Epico, fino alla gara su cui è intervenuta l’Autorità di vigilanza.

Come giustamente sottolineato da Filippi “la parola appalti è troppo spesso legata al termine malaffare e illegalità e dietro ci sono migliaia di lavoratrici e lavoratori che pagano il prezzo più alto di questa deriva”.

Rieti Virtuosa è parimenti convinta che solo il rispetto delle regole possa portare ad un reale sviluppo economico e ad adeguate tutele per i lavoratori e per gli imprenditori che investono sul territorio.

Dove le regole non vengono rispettate i cantieri subiscono ritardi pluriennali, i pagamenti non arrivano o sono oggetto di contenziosi, i lavoratori sono in balia degli eventi, le opere in se’ rischiano di non offrire adeguate garanzie in termini di sicurezza, qualità e rispetto dell’ambiente.

La vicenda del deposito Cotral (ma si pensi anche a quelle dello svincolo di Micigliano o dell’Alberghiero), su cui in passato purtroppo la Cgil insieme a Cisl e Uil hanno mantenuto un ruolo molto ambiguo, definendo “cantori del no” coloro che come Rieti Virtuosa (clicca qui), o il Movimento Cinque Stelle (clicca qui), o il Comitato dei pendolari, segnalavano l’esistenza di procedure anomale su espropri e appalti e presunto sperpero di denaro pubblico (Rieti Virtuosa lo stima nell’ordine di 8 milioni di euro), è un “caso studio” che l’Osservatorio sulla legalità auspicato da Filippi dovrebbe acquisire immediatamente magari coinvolgendo anche i funzionari regionali che hanno redatto la risposta all’interrogazione del M5S (clicca qui) fondandosi semplicemente su “quanto riferisce Cotral Patrimonio S.p.a.”, cioè la società che doveva essere controllata.

Questo eclatante “caso studio”, infatti, dimostra che dopo 15 anni che se ne parla Rieti ancora non ha il nuovo deposito Cotral e men che meno si è fatta luce su quanto probabilmente celato (rifiuti?) sotto l’area attualmente destinata al futuro impianto, con buona pace di enti (Comune di Rieti e Consorzio industriale) che dovrebbero vigilare e informare i cittadini.