Dedicazione della Cattedrale: quelle pietre che parlano

Riuniti nella chiesa madre, nel tempio che è «centro di unità della nostra famiglia diocesana» (come si esprime l’ultima intenzione della preghiera dei fedeli), per ribadire il proprio essere “chiesa viva”, edificata sulla pietra angolare che è Cristo e chiamata a portare l’annuncio di lui in questa terra la cui storia è profondamente segnata dall’annuncio cristiano sin dai tempi più antichi, come ricordato dal vescovo Chiarinelli che, a nome del confratello Lucarelli, ha presieduto lunedì la concelebrazione eucaristica che nella Cattedrale ne ha ricordato l’anniversario della dedicazione.

Don Lorenzo ha sostituito il vescovo Delio, che ha accompagnato nella sua Fano la salma del cugino defunto, dopo averne presieduto in mattinata i funerali: trovandosi così, l’emerito di Viterbo tornato a risiedere nella nativa diocesi reatina, a celebrare l’eucaristia nel tempio che ha accompagnato la chiamata sacerdotale sua e di tanti dei presbiteri presenti, assieme ad altri unitisi nel celebrare la festa liturgica che commemora la consacrazione della basilica superiore compiuta da Onorio III il 9 settembre del 1225.

Questa la ricorrenza celebrata: ma assai più antiche le radici della presenza della chiesa madre, ha sottolineato monsignor Chiarinelli, ricordando la lettera nella quale san Gregorio Magno raccomandava al vescovo di Spoleto di condurre al diacono allora “reggente” della comunità cristiana reatina reliquie destinate alla primitiva chiesa sede della cattedra episcopale. I secoli hanno lasciato tracce diverse nell’edificio che ha via via accompagnato il cammino della comunità diocesana.

«Queste pietre ci parlano», ha detto don Lorenzo, invitando, in questa celebrazione della Dedicazione che da qualche anno in qua segna per la Chiesa locale l’apertura dell’anno pastorale, a far tesoro dell’esperienza dei padri in uno slancio evangelizzatore capace, sul solco della tradizione, di aprirsi a scenari e impegni sempre nuovi: fedelmente alle indicazioni di chi dalla cattedra di S. Maria guida il gregge, il vescovo Delio che questo anno – sulla base della proposta della sua ultima lettera pastorale di concentrarsi via via su uno dei sette sacramenti – vuole particolarmente dedicarlo al matrimonio, anche in sintonia con la riflessione della Chiesa italiana che proprio in questi giorni vive la sua Settimana sociale incentrata sul tema della famiglia.

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