Cozze gratinate alla Tarantina

Con la ricetta di oggi voglio rendere omaggio alle radici pugliesi di mio marito: questo era uno dei piatti preferiti di mio suocero, originario di Taranto, e inevitabilmente amante delle cozze.

Infatti i mitili allevati nei mari tarantini sono i più pregiati d’Italia: già nel ‘500 la mitilicoltura era praticata nel Mar Piccolo e i caratteristici pali di castagno che fuoriescono dal mare fanno da sempre parte del panorama di questa splendida città. Inoltre le cozze costituiscono una notevole fonte, di antiossidanti, di vitamine e di proteine nobili a basso contenuto di grassi e lipidi. Riconosciute sono inoltre le loro proprietà digestive e stimolanti soprattutto per la quantità di sali alcalini che contengono.

Ingredienti: per 4 persone

1 Kg di cozze, 1 uovo, 2 spicchi di aglio tritati, 3 cucchiai di pan grattato, 3 cucchiai di buon pecorino grattugiato, sale, pepe, prezzemolo tritato, olio extravergine d’oliva, 1 bicchiere di vino bianco.

Preparazione:

Per questa preparazione sarebbero ideali le cosìdette “Cozze pelose”, tipiche dei mari di Taranto ma difficili da trovare nel resto d’Italia, quindi in mancanza va bene qualsiasi varietà di questo gustoso mitile, l’importante è che siamo fresche. Dopo aver pulito bene le cozze sotto l’acqua corrente fredda con una retina di metallo, mettetele in una pentola e fatele aprire con un bicchiere di vino bianco. Non cuocetele più del tempo che serve per farle aprire, perché poi andranno comunque passate in forno. In una terrina sbattete l’uovo con una presa di sale e abbondante pepe, aggiungete l’aglio tritato finemente, il pane grattato, il pecorino ed il trito di prezzemolo. Amalgamate bene fino a quando il composto non risulterà omogeneo e cremoso. Togliete alle cozze aperte la valva vuota e con un cucchiaino riempite ogni mezza cozza con il mollusco con il composto ottenuto e ponete sulla placca del forno ben unta. Passate sulle cozze un filo d’olio e infornate sotto la serpentina del grill già incandescente per una decina di minuti e servite. Questa volta consigliare il vino è veramente semplice: Locorotondo Doc della Valle d’Itria. Un vino bianco dal colore paglierino chiaro e dal profumo delicato e caratteristico di fiori freschi, pesca e biancospino. Il sapore secco e delicato lo rende ideale da gustare con i piatti di pesce, ben ghiacciato e in ampi calici.