Rieti viva: «Coop 76: quando le responsabilità hanno nomi e cognomi»

[alert color=”C24000″ icon=”59141″]Riceviamo e pubblichiamo dal blog Rieti Viva.[/alert]

La delicata querelle dello scandalo ex Coop 76, con la sua odiosa coda di Evergreen e l’avvento di Coop Centro Italia, pronta a rilevare quanto rimane della società di via Piselli (ma alla data della sua liquidazione), non lascia sul… campo di battaglia grandi vincitori, ma un manipolo di vinti o quasi tali.

Il problema del destino dei 60 ex Evergreen è speculare ad alcuni comportamenti politici che hanno finito per causare la situazione attuale, che è oggetto di titoli di scatola sulle pagine della cronaca locale di questi giorni.

La scelta, voluta dal deputato sabino Fabio Melilli, di fare terra bruciata di un passato Coop 76 (oggi all’esame del Palazzo di Giustizia) già denso di interrogativi, per consegnare le maestranze che lo seguirono in pasto alla Evergreen, oggi viene scontata sulla propria pelle da quelle stesse lavoratrici e da quegli stessi lavoratori che dissero sì a quel progetto. Un’operazione, quella di Evergreen, che vide il no della stessa Lega nazionale delle cooperative dell’attuale ministro Poletti, avendo fin da allora i connotati di un futuro senza gambe certe e di un destino incerto.

La solerzia del nostro (?) deputato, la finta attenzione della presidenza-Zingaretti in Regione, la nonchalance del sindaco Petrangeli, con cui stiamo imparando a convivere, hanno avuto l’effetto di un mix di ingredienti simili a una sontuosa coppa di cicuta, politica senz’altro, fatta bere con risultati nefasti per lavoratrici e lavoratori che aspiravano soltanto al loro posto di lavoro.

Nomi e cognomi, dunque, in fatto di responsabilità: evidenti, ripetitive, ma senza che l’indignazione collettiva salga di tono di fronte a certe recidive.

Tutto ciò va al di là delle posizioni divaricate dei sindacati e/o della positività dell’ingresso di Coop Centro Italia, sperando che riesca a salvare il salvabile.

Qualunque sia il finale di questa vicenda, ci chiediamo «quousque tandem abutere, patientia nostra?»

Poi, il lettore metta nome e cognome di chi ha voluto questo epilogo…

Per chi vuole approfondire, l’articolo pubblicato sul blog Rieti Viva presenta ulteriori contenuti in appendice.