Comifar: il Sindaco ribatte al Vescovo

«La solidarietà espressa dalla Chiesa reatina ai lavoratori Comifar è pari a quella che sistematicamente manifestano il Sindaco e la Giunta nei confronti di tutti i lavoratori che, in questo difficile momento, corrono il rischio di perdere il posto di lavoro».

Così esordisce, con un comunicato apparso in queste ore sul sito rietinvetrina.it, il Sindaco Emili in risposta alla visita di solidarietà che il Vescovo Lucarelli ha effettuato sabato scorso nella sede reatina della Comifar.

«La differenza, però, tra l’ordine religioso e quello civile − spiega l’amministratore − consiste nel fatto che, mentre per il primo il compito primario e pregiudiziale è la salvezza dell’anima, gli amministratori debbono occuparsi più prosaicamente del sostentamento materiale degli essere umani».

«Proprio questa differenza  − prosegue Emili − giustifica la mancanza di conoscenza da parte della Diocesi reatina delle problematiche legate ai rapporti tra Comifar e le farmacie di proprietà di ASM Rieti SpA. Tali farmacie non sono municipalizzate ma appartengono, sono cioè di proprietà, ad una società per azioni della quale il Comune è soltanto socio, seppure di maggioranza».

Il primo cittadino spiega quindi che lo scopo della Azienda Servizi Municipali non è erogare servizi ai cittadini, ma fare utili sui servizi erogati. Spiega infatti che «così come il Vaticano non può imporre la propria volontà alle numerose società per azioni delle quali è socio e non proprietario unico, anche il Comune non può permettersi di emanare diktat nei confronti della ASM Rieti SpA, imponendo ad essa comportamenti opposti alla logica del conseguimento di utili, con il rischio di procurare difficoltà alla società stessa e di conseguenza ai suoi dipendenti ed alla loro realtà occupazionale. In buona sostanza, è facile esprimere solidarietà, é molto più difficile renderla davvero operativa».

Il comunicato del sindaco è inoltre portatore di una buona notizia. Il Sindaco infatti fa presente che «nei prossimi giorni, di intesa con le Organizzazioni sindacali, mi farò promotore di un nuovo incontro con le parti interessate (dirigenza Comifar, rappresentanti dei lavoratori, dirigenza ASM) per verificare se ci sono dei margini per impedire la chiusura del deposito reatino».

«Tutto ciò premesso − conclude lo stizzito Primo Cittadino −, nella seduta di Consiglio Comunale convocata per la giornata di domani, martedì 17 Gennaio 2012, l’Assessore Perelli risponderà puntualmente e con dovizia di particolari ad un’interrogazione presentata da alcuni consiglieri sull’argomento Comifar. Se la Diocesi avrà la bontà di prenderne conoscenza, dovrà convincersi che, in materia di SpA, è d’obbligo il rispetto delle norme, sia quando una società ha come azionista il Comune, sia quando il socio è il Vaticano».

One thought on “Comifar: il Sindaco ribatte al Vescovo”

  1. natale padronetti

    ma la finisse di inventare scuse. da quando in qua un socio di minoranza decide le politiche di una società? la verità è che ha preso un impegno e non l’ha portato a termine; a casa mia chi fa così si chiama in un solo modo:….(provate a immaginare)

    p.s: prima che mi accusi di non sapere, faccio presente che mia moglie è una dipendente comifar quindi so BENE come stanno le cose.

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