Da Colli sul Velino alla Rieti Sotterranea

La sempre più attenta Pro Loco di Colli sul Velino ha organizzato, lo scorso Venerdì, una giornata di studi presso i patrimoni archeologici di Rieti.

In concomitanza alla Sagra del Peperoncino, i partecipanti a questa giornata hanno potuto ammirare i misteriosi scenari di Rieti Sotterranea, i manufatti del Museo Civico (sezione Archeologica) ed infine il sito di scavi di Campo Reatino.

Il punto di partenza della visita a Rieti Sotterranea è stato il Ponte Romano, per poi passare a via del Porto, chiamata così per via della presenza di un porticciolo dove attraccavano le barche fluviali.

Da un portone di questa via, parallela a via Roma, si entra nel magico mondo “sommerso” del nostro capoluogo, dove con giochi di luci soffuse e candele, si riporta il visitatore in epoche passate e affascinanti.

Si è così passati dalle “cantine” di Palazzo Napoleoni a quelle di Palazzo Vecchiarelli, attraversando corridoi sotto via Roma, dove si sono potuti osservare i vari metodi di costruzione dei palazzi nel corso dei secoli, fino a raggiungere i livelli dei tempi nostri.

Divertimento e stupore si è manifestato nei partecipanti quando da una piccola feritoia si sono potuti osservare i piedi dei passanti per via Roma, quasi tutti con buste piene di piantine di Peperoncino. Affascinante è stata la storia dell’evoluzione di via Roma, da come sia passata dall’essere una via periferica sopraelevata fuori le mura, a centro della vita della Rieti facoltosa.

Dopo la visita, si è passati di corsa al Museo Civico di vicolo Sant’Anna (l’ex Monastero di Santa Lucia) , dove il Prof. Carlo Virili, direttore degli scavi di Campo Reatino, ha mostrato ai “Collani” i ritrovamenti, durante le ricognizioni invernali di quest’anno, del sito Protostorico di Paduli di Monte Cornello (Colli sul Velino).

Ma non solo, anche i magnifici manufatti di Campo di Santa Susanna (Rivodutri) e quelli della Necropoli di Campo Reatino.

Necropoli che è stata infine visitata sul far della sera, dove sono state mostrate due tombe appena aperte e una scoperta due giorni prima, che hanno stupito i partecipanti, tra cui i più anziani ricordavano sul terreno della necropoli un vigneto quando erano giovani.

Al termine della giornata, giovani archeologi e visitatori, hanno partecipato ad un piccolo rinfresco offerto dalla Pro Loco di Colli.

Terminata la visita, si è discusso riguardo la possibilità di una nuova campagna di scavi per l’anno venturo presso Paduli di Monte Cornello, e di una possibile futura apertura di un piccolo museo nel territorio comunale.

Il museo però dovrebbe funzionare solo se si riuscisse ad installare in tutti noi una piena consapevolezza del patrimonio storico e archeologico di cui Rieti dispone e di cui, come ha dimostrato lo stupore di quasi tutti i partecipanti alle visite, ancora ignoriamo.

Grazie all’entusiasmo di Carlo Virili, e della Pro Loco, però, siamo sulla buona strada.