Cna: sbloccate il microcredito

Yunus, premio nobel per la pace 2006, l’inventore della Grameen Bank che oggi presta piccole somme di denaro a milioni di persone , in larga parte donne, di tutto il mondo, dice: “Tutti possiamo essere imprenditori”, “se tu hai un’idea e vieni da noi e ci convinci che hai una buona idea, noi ti diamo i soldi”.

Si chiama microcredito, funziona in Bangladesh, in Malesia, nelle Filippine, negli Stati Uniti ma non nel Lazio, quindi non a Rieti. Eppure la legge c’è, è la legge regionale 10 del 2006. La CNA di Rieti è da allora sportello per la micro impresa in fase di avvio o già costituita, con difficoltà di accesso al credito: attività esercitata gratuitamente.

L’iter non è mai stato rapido, perché dopo che il soggetto si è rivolto al numero verde e a uno sportello del territorio che mette insieme i documenti per la richiesta, comincia un lungo iter.

La richiesta viene prima vagliata da Lazio Innova che la dichiara ammissibile o inammissibile. Nel primo caso la richiesta passa al vaglio della banca convenzionata, la Banca di Credito Cooperativo di Roma, che a sua volta esprime un giudizio di merito: nel caso di giudizio di merito positivo la richiesta passa al vaglio del Comitato Tecnico regionale che, dopo ulteriore valutazione della domanda e dei progetti, la inoltra all’Assessorato per la determina.

L’ultimo elenco delle domande accolte è quello contenuto nella determina del 17 febbraio 2015, pubblicata il 20 maggio 2015. Da allora più nulla. Lo scandalo è che ci sono richieste di novembre e dicembre 2014 che aspettano ancora l’esame del Comitato Tecnico.

Il Comitato Tecnico è composto dal Responsabile del fondo per il microcredito, da un rappresentante dell’Assessorato Politiche del Bilancio, Patrimonio e Demanio, da un delegato del Direttore generale di Lazio Innova e da un Rappresentante del Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, perché il fondo gestisce anche una misura destinata al sostegno delle persone sottoposte a detenzione.

Ora il 16 aprile il Garante è scaduto, la Regione non ha proceduto alla nuova nomina e il microcredito è bloccato nell’impossibilità di riunire il Comitato Tecnico.

È troppo chiedere alle Istituzioni di non ostacolare coloro che non chiedono un posto di lavoro ma che il lavoro se lo stanno creando nel ginepraio della burocrazia?