Città Futura-Sinistra per Rieti risponde alla minoranza

Gli esponenti del gruppo consiliare Città Futura – Sinistra per Rieti, rispondono alle considerazioni della minoranza sul caso Silveri.

«Di fronte alle ultime considerazioni di alcuni Consiglieri di minoranza non si può certamente tacere – recita il comunicato – come possono dimenticare che la lavoratrice Francesca Silveri resta comunque la parte debole e offesa della vicenda? Come possono portare la polemica politica fino al punto di dimenticare anche il minimo buon senso? A differenza da quanto asseriscono i Consiglieri di minoranza, di arrogante c’è solo il loro tentativo di capovolgere la realtà e bene ha fatto il Sindaco ad appellare come inaudito il comportamento di un Dirigente che incalza un ex art. 90 del suo stesso Ente chiedendo, non a chi di dovere, ma al lavoratore stesso, di dimostrare la legittimità della sua posizione».

«Non è infatti il lavoratore che deve badare alla legittimità degli atti − proseguono da Città Futura − ma viceversa gli uffici preposti. Riteniamo infatti che il Comandante Aragona, qualora avesse ritenuta illegittima l’attuale posizione della lavoratrice Silveri, prima di qualsiasi altro gesto, avrebbe potuto senza problemi chiedere spiegazioni in prima istanza al Segretario Generale, poi in successione al Dirigente del settore, poi al Sindaco ed in fine all’Assessore di riferimento, risparmiando così il malore alla lavoratrice».

«Per ultimo, ma solo allora, e a tutela della lavoratrice stessa, avrebbe potuto verificare l’esattezza delle informazioni raccolte con la persona interessata. Incalzare di domande una ragazza sola dentro una stanza, non appare proprio il modo migliore per dimostrare quel minimo rispetto che comunque si deve a chi sta assolvendo, con la dovuta professionalità, al compito conferitogli» aggiungono dal gruppo consiliare, che conclude: «Tale situazione risulta ancora più imbarazzante se confrontata con la mole di collaborazioni, borse lavoro, voucher e rapporti volontari, che per anni hanno popolato le stanze del Comune di Rieti, e rispetto alla legittimità dei quali rapporti la città tutta non ricorda altrettanta solerzia o interesse. I Consiglieri di minoranza almeno su questo avrebbero potuto perdere un po’ del loro prezioso tempo per riflettere, invece di urlare sempre al vento su presunti quanto inesistenti scandali».