Cinquant’anni di fede

Sabato 7 maggio Suor Cecilia Oneda  ha festeggiato in San Domenico 50 anni di vita consacrata. La religiosa ha preso i voti nell’ordine del “Divino Amore” all’età di 24 anni.

Ha peregrinato in vari conventi del Lazio e della Toscana, dal 1977 al 1984 è stata a Rieti e vi è ritornata sei anni fa con la qualifica di Madre Superiora, una madre circondata dall’affetto delle sue consorelle.

Suor Cecilia è amata e rispettata dai parrocchiani di Santa Lucia e dai giovani e giovanissimi che cura con affetto e simpatia.

È una suora che con il suo sorriso aperto e gioviale si rende subito simpatica e disponibile per questo la sua festa è diventata la festa della Parrocchia e dei parrocchiani.

I centri gestiti da queste religiose sono sparsi in tutto il mondo: dal Perù alle Filippine. La loro opera si concentra soprattutto nelle scuole dedicate ai più piccoli ed alle ragazze il cui destino, a volte, sembra essere segnato sin dalla nascita.

A Rieti le Suore del Divino Amore accolgono ragazzi: sia i più piccoli in età di asilo, sia i più grandi che aiutano nel dopo scuola.

Come si può facilmente intuire, il loro operato contribuisce anche ad alimentare quella “cultura del dono e del donarsi” che va al di là del semplice atto formale, diventando sempre più spesso vera e propria disponibilità verso gli altri, in qualsiasi termine essa sia espressa.

Sabato sera a San Domenico, alla presenza di numerosi fedeli, delle suore del Divino Amore e della madre generale suor Martina Messedaglia, dei Membri del Consiglio Pastorale della Parrocchia, della Caritas parrocchiale, dei Ministri straordinari della Comunione, dell’Azione Cattolica, della Pia Unione Madonna Addolorata, delle catechiste di cui fa parte anche suor Cecilia, dei gruppi di preghiera, del Comitato San Domenico, davanti a S E. Mons. Chiarinelli, Mons Bardotti, Don Emmanuele, Don Stefano e del Diacono Iacopini, Suor Cecilia ha pronunciato il rinnovo dei voti.

Con in mano una candela bianca ha espresso la sua volontà «Padre Santo, io suor Cecilia Oneda, religiosa del Divino Amore, consacrata a te mediante il Battesimo e la Professione, voglio confermare la mia sincera volontà di seguire Cristo, casto, povero e obbediente, a imitazione della sua Vergine Madre. Rinnovo il mio proposito di comunione fraterna e di servizio alla Chiesa, nella piena osservanza delle nostre regole, imploro dal tuo Divino Spirito la grazia di perseverare nell’impegno e di fare della mia vita un inno di lode e di gloria a te, Padre, che vivi e regni nei secoli».

Nell’omelia S. E. Mons. Chiarinelli ha messo in evidenza l’opera cristiana che svolge l’ordine del Divino Amore in tutto il mondo e la grande volontà di Suor Cecilia di diventare Suora, contro la volontà dei suoi genitori, e l’importanza del rispetto per gli altri per costruire una fraternità più vissuta, più sentita e più praticata.

Questa è una società, ha continuato, dove l’egoismo umano è prevalente e dove noi cattolici veniamo sempre più distratti ai richiami di Dio, mentre dovremmo, per il bene comune, aprirci agli altri per costruire una nuova società basata sull’amore che Dio ci ha insegnato.

La nostra vita ,ha detto, è un cammino, è un peregrinare che deve avere una meta per non tradursi in un vagabondaggio e l’unica nostra la meta è quella che ci indica il Signore.

La cerimonia è stata allietata dai canti delle stesse suore.

Al termine della funzione religiosa ci sono stati degli attestati di stima verso l’ordine del Divino Amore ed in modo particolare per suor Cecilia che ha ricevuto dei doni da parte della Parrocchia.

Ha chiuso la cerimonia il Parroco Mons Bardotti ringraziando suor Cecilia per il suo impegno, insieme con le altre suore.

La serata si è conclusa presso il convento del Divino Amore con una grande festa.