Cattolici, ortodossi e avventisti uniti nella Settimana per l’unità dei cristiani

Prima del momento culminante fissato per domenica 24, con la celebrazione ecumenica in Cattedrale, i due appuntamenti della Settimana per l’unità ha visto raccolto i cristiani reatini delle tre confessioni aderenti all’iniziativa nelle sedi delle due piccole comunità “minoritarie” rispetto alla maggioranza cattolica: quella degli ortodossi romeni e quella degli avventisti.

Giovedì è toccato agli ortodossi accogliere gli altri nella loro sede, la chiesa di S. Lucia, sede in cui essi stessi godono l’ospitalità della Chiesa cattolica, avendo la diocesi concesso in prestito l’antica chiesa già conventuale che è stata all’uopo adattata per svolgervi le celebrazioni secondo la liturgia orientale. Qui la comunità reatina, che fa parte della diocesi italiana della Chiesa ortodossa romena, si riunisce ogni domenica con il proprio parroco padre Constantin Holban.

È stato lui a presiedere il rito proposto anche agli cristiani “occidentali” di Rieti, abituati sicuramente ad altre tipologie di preghiera, che si sono lasciati affascinare dalla suggestiva preghiera che consisteva nell’inno Akatisthos, tipico della tradizione liturgica bizantina: normalmente a carattere mariano, stavolta era invece rivolto a santa Barbara. La martire di origine orientale che da secoli i reatini invocano come patrona è infatti molto venerata anche nel mondo ortodosso. Don Roberto ha portato dalla Cattedrale la statuetta dorata che la rappresenta (quella normalmente esposta accanto al presbiterio durante i festeggiamenti di dicembre), che è stata collocata accanto ai simboli e alle icone davanti ai quali si svolgono i riti della comunità ortodossa. Le acclamazioni e le preghiere, tutte in canto secondo l’usanza orientale, sono state per l’occasione lievemente adattate e tradotte in italiano, per permettere anche a cattolici e avventisti presenti di comprenderle. Al termine, padre Constantin ha ringraziato i presenti ed espresso il desiderio di poter avere nella propria chiesa un frammento delle reliquie di santa Barbara conservate in Duomo.

L’indomani, l’appuntamento era presso la Chiesa Avventista del Settimo Giorno. Il complesso in piazzale Angelucci ha accolto anche per questa seconda serata i fedeli delle tre confessioni cristiane, per un intenso momento di comunione fraterna e di spiritualità scandito dall’abbondante ascolto della Scrittura. Durante l’incontro, guidato dal pastore avventista Daniele Benini, si sono alternati al leggio lettori delle varie confessioni, proponendo diversi brani biblici con un breve commento, per poi svolgere un momento di intensa fraternità in cui ci si è riuniti in gruppetti per pregare insieme e condividere il simbolo del pane, preparato secondo le indicazioni di un passo dell’Antico Testamento, a voler significare l’appartenenza all’unica famiglia dei figli di Dio in cui ci si sente fratelli nonostante le differenze e le divisioni che hanno lacerato nel corso della storia il corpo di Cristo.