Secondo appuntamento ecumenico, nell’ambito delle giornate dedicate all’unità dei cristiani. Stavolta, ad accogliere il momento di preghiera e fraternità all’interno della Settimana pro unitate, è la Chiesa cristiana avventista del Settimo giorno. E così, dopo aver partecipato il giorno prima alla liturgia del vespro degli ortodossi rumeni, alcuni cattolici raggiungono la sala di culto del complesso sito in piazza Angelucci, punto di riferimento della confessione protestante di stampo evangelical assai diffusa in Italia e da diversi decenni presente a Rieti.
Gli avventisti – che nel solco dei movimenti neoprotestanti sottolineano in modo particolare il tema del ritorno finale di Gesù e si caratterizzano per celebrare il “settimo giorno”, il sabato, quale giorno di festa e di riposo – hanno fraternamente accolto i fedeli cattolici, in testa il vescovo Domenico Pompili.
Anche lui ha preso la parola, per un momento di riflessione, durante l’incontro di preghiera guidato dal pastore Daniele Benini, scandito da brani biblici con risonanze di alcuni fedeli della comunità avventista e anche da parte di un fedele cattolico (sul tema della riconciliazione tra fratelli, che fa da sfondo alla Settimana dell’unità dei cristiani di quest’anno), canti di lode, interventi dei ministri di culto (oltre al pastore Daniele e al vescovo Domenico, anche don Marco, direttore del competente ufficio diocesano, che ha guidato la preghiera comune del Padre nostro), invocazioni all’unico Signore nel quale ci si è voluti ritrovare come figli al di là delle differenze dottrinali e delle divisioni che permangono, consapevoli della base comune che è la fede trinitaria e l’appartenenza allo stesso Cristo morto e risorto.
Al termine, ci si è presi tutti per mano, formando un cerchio, nell’innalzare la preghiera conclusiva al Padre di cui tutti si sentono figli e fratelli tra loro.