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Biden presidente: «Basta polarizzazioni, ora siamo uniti»

È il secondo cattolico a conquistare la Casa Bianca dopo Kennedy, 60 anni fa. Insieme alla vicepresidente Harris ha ottenuto 75 milioni di voti, un record. I primi discorsi, i programmi

Joe Biden è presidente eletto, il 46° nella storia degli Stati Uniti. Secondo tutti i più importanti media statunitensi, compresa la filorepubblicana Fox, Biden conquista la Casa Bianca con la vittoria in Pennsylvania e i suoi 20 grandi elettori. Così i grandi elettori democratici arrivano a quota 273, superando la fatidica asticella dei 270. La Fox, poi, è stata la prima grande tv ad assegnare a Biden anche il Nevada, portando i grandi elettori, grazie anche allo stato dell’Arizona, a 290.

Joe Biden e la vicepresidente eletta Kamala Harris sono il ticket alla presidenza che ha incassato più voti nella storia americana. Mentre lo scrutinio è ancora in corso, Biden e Harris hanno ottenuto già quasi 75 milioni di voti.

Il primo tweet. “America, sono onorato che tu abbia scelto me per guidare il nostro grande Paese. Il lavoro che ci attende sarà duro, ma vi prometto questo: sarò un presidente per tutti gli americani, indipendentemente dal fatto che abbiate votato per me o no. Manterrò la fede che avete riposto in me”. È il primo tweet del presidente eletto Joe Biden.

“Questa elezione riguarda molte più cose di Joe Biden. Riguarda l’anima dell’America e la nostra volontà di combattere per essa. Abbiamo molto lavoro davanti a noi. Iniziamo”. Scrive invece sempre su Twitter la vicepresidente eletta degli Stati Uniti, Kamala Harris, che entra nella storia come prima donna vicepresidente degli Stati Uniti.

Intanto fanno festa i sostenitori del candidato democratico e lo slogan più usato è “You’re fired” (sei licenziato). Si tratta della frase tanto declamata e amata da Trump e che lo ha reso famoso nel popolare show “Apprentice” e questa volta viene usata contro di lui.

Il presidente uscente Donald Trump comunque non accetta il verdetto. E annuncia che l’offensiva legale contro il risultato delle elezioni inizierà “lunedì per assicurare che le leggi elettorali siano rispettate e che venga eletto il legittimo vincitore”. Trump assicura che “questa elezione è lungi dall’essere finita. La
vittoria di Joe Biden non è stata certificata in tutti gli Stati”.

Il primo discorso da presidente di Joe Biden

L’appello lanciato dal presidente eletto, Joe Biden, nel discorso della vittoria a Wilmington, nel Delaware è “Diamoci una chance”. “Il popolo di questa nazione ha parlato. Ci hanno consegnato una chiara vittoria. Una vittoria convincente. Una vittoria per noi, il popolo”. “Mi impegno ad essere un presidente che non cerca di dividere ma di unire, che non vede Stati blu o Stati rossi ma Stati Uniti”. “Per fare progressi dobbiamo smettere di trattare i nostri avversari come nostri nemici. Non sono i nostri nemici, sono americani”. Il mandato è quello di una collaborazione bipartisan, insiste il dem, definendo la polarizzazione “una scelta” che può essere ribaltata. I cittadini “vogliono che collaboriamo nel loro interesse, e questa è la scelta che farò”, assicura Biden mettendo in cima all’agenda la lotta alla pandemia. Già lunedì nominerà il
team di scienziati che guiderà la sua task force sul coronavirus.

… e quello di Kamala Harris

Il presidente eletto è arriva sul palco di Wilmington correndo, preceduto dalla vice presidente eletta, Kamala Harris, vestita di bianco, il colore simbolo delle suffragette. “Sono la prima donna ma non sarò l’ultima. Perché ogni ragazzina che ci guarda questa sera vede l’America come un paese delle possibilità”, assicura l’ex senatrice della California. “Penso a mia madre – afferma – quando è arrivata qui (dall’India) all’età di 19 anni, forse non immaginava questo momento. Ma ha creduto fermamente in un’America dove questi momenti sono possibili”. Harris sottolinea come la sua elezione alla vice presidenza sia il risultato “della fatica” e “della determinazione” delle donne in America a partire dalla sua mamma Shyamala Gopalan. “Quindi penso a lei – insiste – e alle generazioni di donne, donne di colore, asiatiche, bianche,
latine, native americane, che nella storia della nostra nazione hanno spianato la strada a questa sera. Donne che hanno combattuto e che hanno sacrificato così tanto per l’uguaglianza, la libertà e la giustizia per tutti. Comprese le donne di colore che spesso, troppo spesso, vengono guardate dall’alto in basso ma che altrettanto spesso si dimostrano la spina dorsale della nostra democrazia”.

Un cattolico alla Casa Bianca dopo 60 anni​

Sessant’anni dopo John Fitzgerald Kennedy, un cattolico si prepara a occupare la Casa Bianca: Joe Biden è il secondo fedele alla chiesa di Roma a conquistare l’Ufficio Ovale nella storia degli Stati Uniti ma sulla sua elezione l’elettorato cattolico si è spaccato: una buona metà gli ha preferito Donald Trump.

Biden è un cattolico praticante, va a messa tutte le domeniche, tiene in tasca il rosario del figlio Beau morto
cinque anni fa di tumore al cervello e cita nei suoi comizi papa Francesco, con cui è in linea per le posizioni sull’ambiente e la visione della politica delineata nell’ultima enciclica Fratelli Tutti.

Prima di JFK solo un cattolico, il governatore di New York Al Smith nel 1928, si era candidato alla Casa Bianca e aveva fallito. Allora, come al tempo di Kennedy, i pregiudizi anticattolici erano ancora vivi. Sospettato di “doppia lealtà” verso il Vaticano e gli Stati Uniti, JFK si era difeso con un memorabile discorso a Houston: “Non sono il candidato cattolico alla presidenza, ma il candidato del Partito democratico che è anche cattolico”.

da avvenire.it