Anne Frank, Parole dall’Ombra

Nell’ambito della programmazione autunnale dedicata alla danza contemporanea, giovedì 13 ottobre al Teatro Flavio Vespasiano è andato in scena Anne Frank, Parole dall’Ombra della compagnia ImPerfect Dancers: un coinvolgente tributo alla vita della giovane scrittrice e alla sua forza d’animo durante uno dei periodi più bui del XX secolo.

Questa potente e commovente produzione conduce lo spettatore indietro nel tempo: dopo la liberazione di Auschwitz, Otto, il padre di Anne, l’unico superstite della famiglia, ritorna nel nascondiglio segreto dove riceve il diario della figlia fino ad allora custodito al sicuro dalla follia tedesca. Leggendolo, Otto scopre aspetti di lei che ignorava. Rivive la loro fuga nell’alloggio segreto e i tragici eventi che ne seguirono.

Il diario di Anna Frank è il punto di partenza per una riflessione su quell’epoca e le vicende che l’hanno attraversata, il dramma ma anche il coraggio di vivere in quei giorni, visti con gli occhi di una bambina/adolescente.

Sotto la direzione artistica dei suoi fondatori, Walter Matteini e Ina Broeckx, la Compagnia ha dimostrato instancabilmente l’evoluzione della propria creatività, espandendo il suo repertorio e deliziando il pubblico con i suoi spettacoli sensibili e convincenti, spesso con coraggiose scelte artistiche. In tal modo, ha ottenuto il riconoscimento internazionale, assicurandosi quindi il giusto collocamento all’interno del panorama artistico non solo nazionale (val la pena ricordare le tournée in Nord America (Canada e Stati Uniti), in Sud America (Colombia e Uruguay), Africa (Tanzania), Asia (Turchia) e, non ultimo, l’Europa (Croazia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Svizzera).

Energetici, emotivi, ricettivi e motivati queste sono solo alcune delle parole che caratterizzano il duo artistico e il suo lavoro. «Il nostro linguaggio coreografico è intensamente fisico, atletico, agisce da cerniera nella nostra ricerca per esplorare e comprendere l’animo umano in tutti i suoi aspetti. Il nostro lavoro mira a creare un legame emotivo con il pubblico. Ricerchiamo ispirazione dalla storia e la letteratura. La scelta dei temi è sempre guidata da un’attenta valutazione di diversi fattori: il loro spessore culturale, il loro potenziale da sviluppare in modo originale e moderno, il loro interesse artistico e le emozioni che evocano in noi. Quando abbiamo messo le nostre idee in movimento, in seguito partiamo sempre dalla musica. E poi l’unico scopo è quello di trasmettere emozioni».

Foto di Massimo Renzi