All’Archivio di Stato il ricordo di Cleonice Tomassetti

Continua il forte successo della mostra su “1944. Guerra, resistenza e liberazione” presso l’Archivio di Stato di Rieti con l’appendice dentro al rifugio antiaereo della Verdirosi, con una media di 150 visite al giorno tra studenti e cittadini.

Venerdì nuovo appuntamento presso l’Istituto di via Canali con la presentazione del libro “Classe III B. Cleonice Tomassetti vita e morte” scritto dallo storico e partigiano Nino Chiovini. (Verbania 1923-1991)

Cleonice Tomassetti è una delle figure simbolo della resistenza italiana. Nata a Capradosso di Petrella Salto nel 1911, andò via da Rieti nei primi anni ’30 quando a 16 anni venne violentata e rimase incinta dal padre. Nel 1933 si trasferì a Milano da dove iniziò al sua esperienza partigiana nelle montagne della Valgrande.

Venne fucilata nei pressi del lago di Como insieme a 43 partigiani dopo che erano stati fatti sfilare in un macabro corteo lungo le strade di Intra, Pallanza, Suna e Fondotoce documentato da alcune immagini fotografiche diventate simboliche della guerra di liberazione con Nice Tomassetti che apre il corteo e, come raccontano i testimoni, da forza ai sui commilitoni.

Muore gridando “viva l’Italia” e il suo corpo è sepolto nel cimitero monumentale di Milano nell’area dedicata ai martiri della Resistenza.

Di lei ha parlato recentemente Aldo Cazzullo nel suo libro “Viva l’Italia” . Neri Marcorè ha letto un brano sulla sua esemplare figura di donna e patriota durante il concerto del Primo Maggio del 2011.

L’attrice e scrittrice Maria Silvia Caffari ha dedicato a lei lo spettacolo teatrale “Cleonice” e ha curato un testo nella terza edizione del libro edito dall’editore Tarara di Verbania.

Proprio Maria Silvia Caffari, sarà a Rieti venerdì a presentare il libro insieme al direttore dell’Archivio di Stato Roberto Lorenzetti.

L’appuntamento è alle 16,30 all’Archivio di Stato. Al termine della presentazione ci sarà una nuova visita al rifugio antiaereo presso la Caserma Verdirosi.