Al Vespasiano la Spellbound Contemporary Ballet

La Spellbound Contemporary Ballet giunge a Rieti al Teatro Flavio Vespasiano l’11 marzo 2014 alle ore 21.00 per continuare i festeggiamenti iniziati a Roma all’Auditorium Conciliazione per il suo 20° anniversario dove ha presentato “20 YEARS OF SPELLBOUND – 1994/2014”. In quest’occasione propone DARE, una remix di coreografie edite a firma di Mauro Astolfi, nell’ambito della stagione culturale promossa dal Comune di Rieti – Assessorato alle culture, turismo e promozione del territorio. È altresì un’anteprima del Rietidanzafestival in programma a maggio 2014. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con ATCL.

La serata si articola in due tempi: il Primo tempo comprende LOST FOR WORDS – L’INVASIONE DELLE PAROLE VUOTE – STUDIO I, creazione per Avvertenze Generali 2011 – Bolzano; e da SHE IS ON THE GROUND, con prima assoluta the Barclay Theater, Irvine, CA – U.S.A ad aprile 2013. Il Secondo tempo, dal titolo DARE, in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Auditorium all’interno della Rassegna “Tersicore nuovi spazi per la danza”, con debutto in prima mondiale lo scorso 15 gennaio, è un omaggio al pubblico per festeggiare insieme questi primi 20 anni di attività.

In Lost for words Studio I, su musiche di Loscill e HIF Biber, “Sconfitto da un’invasione di parole vuote, il corpo inizialmente cerca di opporsi, ma alla fine si accomoda anche perché vede che molti altri fanno finta di capire e di essere d’accordo. Progetti dialettici e slogan vari che invadono il linguaggio e intralciano la mente e il lavoro. Il corpo a questo punto deve trovare la forza e il potere di liberarsi dalle parole vuote, il movimento diventa qualcosa che aiuta a girare tra la gente e a scoprire che dietro molta di essa, spesso non c’è nulla.”

She is on the ground, con le musiche Kremerata Baltica – Gidon Kremer, “nasce da una riflessione divertita del gran lavoro che gli uomini svolgono per cercare di conquistare l’universo femminile. In realtà le donne, quasi sempre, potrebbero starsene ferme… anche semplicemente sdraiate su un pavimento ed attendere le performance maschili, i più ridicoli convinti di possedere armi seduttive irresistibili. A volte le donne compiaciute partecipano al rituale del corteggiamento, alcune più generose e tolleranti assistono a tutto il repertorio maschile… ma dopo un po’ si annoiano e altro non rimane che riposarsi su un pavimento.”

Dare, su musiche di Daniel Hope e Italian Baroque Arias, è la nuova creazione di Astolfi, il ringraziamento a tutti coloro che hanno dato il loro corpo, la loro energia, le loro attenzioni, i loro pensieri al progetto Spellbound. “Non ci siamo mai fermati, forse ci siamo guardati indietro ma solo per trovare la spontaneità della spinta ad andare avanti. Abbiamo reinventato all’infinito, abbiamo scoperto quanto fosse inutile aspettare che qualcosa accadesse, ci siamo ancora concentrati di più sul come si potesse Dare meglio quello che per noi era importante. Dare è la nostra dedica agli altri e a noi stessi, è l’idea che si è costruita lentamente attorno a questa festa. Dare racconta una cosa semplice: a volte, anche nella vita reale e non solo nei film, se non ci si concentra solo sulle cose che non vanno bene, si incontrano quelle che vanno bene. Dare forza ed energia a un progetto ne permette la realizzazione ma al tempo stesso costruisce qualcosa di importante in noi. La creatività non può nascere dalla paura di non farcela ma dalla sensazione che in qualche modo il successo o almeno parte di esso sia continuare ad avere voglia di Dare.”

Spellbound Contemporary Ballet nasce nel 1994 dietro volontà del coreografo Mauro Astolfi, al rientro da un lungo periodo di permanenza artistica negli Stati Uniti. A partire dal 1996 Astolfi condivide il progetto produttivo con Valentina Marini con cui la Compagnia avvia un processo di intensa internazionalizzazione e di collaborazioni trasversali. La ricca progettualità artistica unita a una visione dinamica e in costante evoluzione del marchio hanno facilitato una ampia diffusione delle creazioni in contesti diversi, dai Gala ai programmi culturali televisivi, alle piattaforme e Festival di più continenti. Applauditissima per l’eccellenza degli interpreti e la versatilità del linguaggio coreografico, Spellbound conta presenze nei maggiori teatri e festival internazionali (Serbia, Germania, Francia, Croazia, Thailandia, Svizzera, Spagna, Austria, Bielorussia, Stati Uniti, Russia e Corea) ed è reduce da una prestigiosa tournée negli Stati Uniti (Cullen Center – Houston, Irvine Barclay Theatre – Irvine, Celbrity Series – Boston, Portland Ovations – Portland, Kravis Center – Palm Beach). L’ensemble festeggia 20 anni di attività, un arco di tempo in cui, alla produzione di spettacoli di danza, ha unito da sempre e con sempre maggiore interesse progetti di formazione ed educazione sia del pubblico che di almeno due generazioni di danzatori.

La Compagnia ha cosi posto negli anni le basi di un percorso in cui il divario tra spettatore, amatore e artista si è fatto sempre più sottile, alimentando, attraverso venti anni di seminari e workshop, una filiera creativa che ha avvicinato al palcoscenico migliaia di danzatori e curiosi e consolidato questo processo dando luogo a un autentico vivaio in termini di formazione in rapporto dialettico con la Compagnia.

Questa esperienza ha dato vita a una factory culturale di respiro internazionale, ormai esempio e punto di riferimento ispirazionale per diversi giovani coreografi emergenti, e ha catalizzato l’attenzione di appassionati così come di amatori che si identificano in un modello dinamico e di spinta verso una creatività a tutto tondo, non solo dal punto di vista artistico ma anche della capacità gestionale e progettuale che poi sono la necessaria premessa per uno sviluppo del processo di innovazione artistica in se stessa.