A Cantalice si guarda ai Beni Comuni

Oggi le aule delle scuole di Cantalice si sono improvvisamente e gioiosamente colorate. Tanti fiocchetti verdi attaccati sui grembiuli e sulle magliette degli alunni di ogni ordine e grado facevano bella mostra tra i banchi scolastici. L’iniziativa, voluta, organizzata e promossa dal Movimento Difesa del Territorio di Cantalice, è volta a sensibilizzare le giovanissime generazioni sui temi dei Beni Comuni e ad imporre gli stessi nell’agenda politica del Comune.

L’idea che siano i genitori a formare e ad “eleggere” i loro figli “Difensori dei Beni Comuni” (il fiocchetto li caratterizza come tali) ha trovato determinazione e impegno delle famiglie per cui oggi i bambini sapevano cosa e come rispondere sugli stessi temi, che in alcune aule sono stati trattati assieme ai professori.

Un semplice volantino), diffuso ad ogni genitore nei giorni di incontro scuola-famiglia è stato sufficiente ad ottenere tanta convinta adesione. Un segno questo che dimostra, con più forza, se ancora c’è ne fosse bisogno, che i cittadini non hanno sfiducia della politica e non esercitano “anti-politica” ma, semplicemente, sono stufi della cattiva politica.

Il Movimento, da alcuni mesi impegnato su tematiche specifiche, contro le centrali a Bio-Inganno e le mega antenne di telefonia mobile e ponti radio, vuole, con la stessa iniziativa che durerà almeno per tutto il mese di aprile, sollecitare l’Amministrazione Comunale a mantenere gli impegni assunti di installare centraline di rilevamento in continuo dei campi elettromagnetici nei punti più “caldi” del paese e a dotarsi di uno specifico regolamento che privilegi sistemi alternativi, tecnologicamente più avanzati (sistema a microcelle), altrettanto efficienti e sicuramente di gran lunga meno pericolosi per la salute degli attuali ripetitori, installati, come se non bastasse, a ridosso delle scuole.

Allo stesso tempo, il Movimento si prefigge di contrastare coloro che sostengono che il progresso contiene inevitabilmente dei rischi da accettare e con i quali convivere. Posizione questa evidentemente fondata su elementi d’ignoranza, in alcuni casi alimentata da chi probabilmente, vien da pensare, sostiene interessi privati di puro profitto economico o, quanto meno, è incapace di esercitare la buona politica: quella rispettosa della salute dei cittadini, ecosostenibile, virtuosa, che crea sviluppo e lavoro.

Purtroppo all’interno dell’Amministrazione Comunale c’è ancora chi mette la testa sotto la sabbia e tenta, senza riuscirvi, di mettere i Cittadini uno contro l’altro con argomenti fondati su falsi presupposti, insinuando che il movimento vuole far smantellare i ripetitori. Nulla di più ridicolo!

Nessuno dei cittadini firmatari della petizione promossa dal Movimento (400 firme e primi firmatari tutti i medici residenti e/o operanti a Cantalice oltre al corpo docente) ha mai chiesto uno stop del progresso o lo smantellamento immediato delle antenne di ripetitori. Vero è il contrario! Si è chiesto più progresso, previa verifica di fattibilità. Attualmente è possibile sostituire le mega antenne e i mega ripetitori con le cosiddette microcelle. Gli esempi non mancano, sia in piccoli comuni che in grandi città. Si consideri che il Comune di Milano, già nel 2004, ha battuto New York. Al posto dei 750 tralicci dell’epoca, tante piccole antenne di 10 – 15 cm collegati ai pali della luce e ai semafori con un’emissione elettromagnetica bassissima. Il tutto reso possibile con collegamenti a fibre ottiche. In questo modo non è necessario un ripetitore per ogni gestore ma ne basta solo uno. La stessa ARPA ammette che le emissioni delle mini antenne sono di gran lunga inferiori.

Eppure nell’Amministrazione c’è ancora chi, penosamente, si è riservato di “verificare” se fanno male. Sulla nocività dei campi elettromagnetici, d’altra parte, non c’è alcun dubbio. I Campi elettromagnetici (alcune frequenze) sono stati inseriti in classe 2B (potenzialmente cancerogeni per l’uomo) dalla I.A.R.C. (International Agency for Research on Cancer) della World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità), vale a dire la massima autorità internazionale per la ricerca sul cancro e parte dell’O.N.U.