Presentate a Rieti le “Letterine a Papa Francesco”

«Caro Papa Francesco ti scrivo…». Ogni giorno, nell’ufficio di corrispondenza del Pontefice, arrivano centinaia di lettere, disegni, messaggi di bambini di tutto il mondo. E un’antologia di questa originale e straordinaria corrispondenza è stata pubblicata il 19 novembre nel libro “Letterine a Papa Francesco” per i tipi della casa editrice Gallucci. A curare il volume è stata Alessandra Buzzetti, vaticanista del Tg5, che venerdì 11 dicembre ha presentato il lavoro presso i locali della Sabina Universitas, in occasione delle iniziative per il secondo anno di attività del giornale «Cronaca di Rieti». Tra i relatori c’erano anche la giornalista Cristiana Caricato di Tv2000, anch’essa vaticanista, e Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Rieti.

«L’idea è nata da una richiesta che mi è arrivata dall’editore Gallucci, un editore per bambini» spiega Alessandra Buzzetti: «Ci chiedevamo appunto come affrontare il Pontificato di Papa Francesco, pensando di raccontarlo ai bambini. E quindi ci è venuto in mente di chiedere la possibilità di vagliare e di leggere le letterine che i bambini scrivono a Papa Francesco. E ci siamo anche accorti della quantità impressionante di corrispondenza che arriva nell’Ufficio Postale del Papa. Personalmente, leggere tutte queste lettere è stata davvero un’esperienza per me proprio bella e commovente, perché è impressionante come i bambini colgano proprio il cuore del messaggio di Francesco. E infatti la scelta è anche stata tematica: vedere gli aspetti più importanti anche del magistero del Papa visti dai loro occhi».

Nelle lettere anche il dramma dei cristiani perseguitati

Le lettere non arrivano solo dall’Italia e al Papa non scrivono solo bambini cristiani. Colpisce il messaggio del piccolo Aziz, pakistano: “La principale ragione della mia lettera – scrive – è che ho sentito della coppia cristiana arsa viva”, “mi dispiace molto per loro e ti chiedo scusa”, “l’Islam non è questo”, “per favore perdona me e il Pakistan”. Anche il dramma dei cristiani iracheni cacciati dai terroristi dell’Is è presente nel libro. Dal campo profughi di Erbil, scrive Aiden. Esprime il suo affetto al Santo Padre, gli chiede una preghiera e incoraggiamento. Poi, con la semplicità disarmante di un bambino confida a Francesco: “Mi dispiace che ho lasciato la mia bicicletta a Qaraqosh”. C’è chi scrive al Papa per chiedergli di pregare per familiari o amici malati, per un padre che ha perso il lavoro, e chi confida la gioia della Prima Comunione. Ancora chi gli si rivolge come a un nonno molto speciale e chi gli chiede di pregare per la pace.

«Tu e Totti siete i miei miti»

Ovviamente, non mancano poi letterine che sicuramente avranno fatto sorridere Francesco. Da Buenos Aires, scrive Alver 9 anni. “Ti voglio bene Santo Padre”, poi scherza: “Tu sei del San Lorenzo, ma io sono tifoso della squadra più grande che c’è, il Boca”. E Raffaele da Roma, dopo avergli rivolto gli auguri per San Francesco, conclude: “Ricordati che tu e Totti siete i miei miti”. Molti i bambini che sono colpiti dai gesti e dalle parole del Papa. Leonardo, 11 anni, dall’Emilia Romagna gli scrive: “Sei un Papa meraviglioso e sei bravissimo a fare le Messe”. “Ogni volta che dici qualcosa –  confida Mario, da Formia – sono parole sante”. Zena racconta invece al Papa la gioia di poterlo presto vedere in un’udienza generale: “Sono emozionata – scrive – perché non sono mai stata davanti ad un’Eccellenza come te”. E aggiunge: “Spero che dopo averti visto riuscirò a migliorare il mio comportamento ascoltando le tue parole”.

L’incontro è stato ripreso dalle telecamere di Sabinia TV (canale 818 del digitale terrestre) e andrà in onda nei prossimi giorni.

Papa Francesco ha dato il suo consenso alla realizzazione di questo libro, il cui ricavato andrà a sostegno dei bambini curati dal Dispensario pediatrico Santa Marta in Vaticano.

Foto di Massimo Renzi.