III domenica del tempo ordinario – Anno B, commento al salmo

Fammi conoscere, Signore, le tue vie

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza; ricordati di me nella tua misericordia e del tuo amore che è da sempre ricordati di me nella tua misericordia per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia,insegna ai poveri la sua via.

Dal Salmo 24 (25)

Inizia, con questa domenica, il nostro viaggio nella conoscenza di Gesù, attraverso il Vangelo di Marco. Un Vangelo dove il ritratto del Messia viene trasmesso attraverso i fatti, le azioni e la sua storia di un Dio fattosi uomo.

Nella Liturgia della Parola, il salmo raccoglie e condensa il messaggio che ci viene trasmesso. Già domenica scorsa abbiamo vissuto la “chiamata” di Gesù verso gli apostoli, nel Vangelo di Giovanni, oggi la parola ci propone l’annuncio del Messia rivolto a tutto l’universo: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15) e ascoltiamo il primo “eccomi” degli apostoli che hanno detto il loro “sì” alla volontà divina.

Il Signore chiama continuamente, ci chiama per nome perché ci conosce e siamo sue creature, aspettando il nostro “eccomi”. Siamo sempre pronti e aperti alla sua chiamata?

Il salmo di oggi è una supplica, dove l’orante consapevole della sua debolezza, dei suoi peccati, non vuole perdere questo incontro con Dio: «Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta» (Sal 24,8) e riconoscendo le sue colpe , già nella supplica riceve conforto e pace.

La conversione che chiede Gesù è abbandonare gli idoli che ci siamo costruiti intorno e riconoscerci peccatori, come il salmista che confida nella bontà divina e aspetta l’indicazione del Signore per la retta via.

Quante volte vince in noi l’impeto, per reagire a un torto o siamo artefici noi stessi di una sopraffazione verso il nostro prossimo? È in quel momento che dobbiamo fermarci, riflettere, meditare e chiedere consiglio al Signore sui fatti della nostra vita. Convertirsi al consiglio di Dio, accantonando ciò che nella nostra indole ci porta a offendere e non amare il prossimo.

È solo un piccolo passo, un piccolo segno della nostra fiducia verso il Signore, che nella sua misericordia ci accompagna in una vita serena e piena della sua grazia.