L’approfondimento e il dialogo teologico e pastorale aperto all’ascolto di scelte, sia teoriche sia concrete, anche lontane o comunque non condivise dalle Chiese cristiane
Sarà questo uno degli elementi caratterizzanti il convegno ecumenico “Nella malattia e nella sofferenza le Chiese sono più vicine (a 500 anni dalla riforma di Lutero)”, in programma domani e giovedì all’Istituto internazionale di Teologia pastorale sanitaria Camillianum. Interverranno, tra gli altri, all’iniziativa numerose il card. Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, mons. Enrico Dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense, p. Leocir Pessini, superiore generale dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi (Camilliani) e moderatore del Camillianum, Ermanno Genre, professore emerito di Teologia pratica della Facoltà Valdese di Roma, Luca Savarino, coordinatore della Commissione delle Chiese Valdesi, Metodiste e Battiste sui problemi etici.
“Il convegno intende offrire lo specifico apporto del Camillianum all’ecumenismo in un modo ‘esistenzialistico’, ‘concreto’ che trae speciale forza nell’esperienza viva della sofferenza, della malattia, della povertà, quando si tocca con mano il nostro essere bisognosi”, sottolinea Palma Sgreccia, preside del Camillianum e moderatrice nell’ambito dell’iniziativa. “L’auspicio – prosegue Sgreccia, – è che il convegno concorra a chiarire i nuclei teorici problematici e promuova piste comuni per non lasciare la sofferenza senza voce, nel silenzio della solitudine. Come evidenziato da Papa Francesco nell’Enciclica Lumen Fidei, – ‘lungi dall’irrigidirci, la sicurezza della fede ci mette in cammino, e rende possibile la testimonianza e il dialogo con tutti’”. Il Camillianum, incorporato alla Facoltà di Sacra Teologia della Pontificia Università Lateranense, è attivo dal 1987 come centro accademico di ricerca teologico-pastorale, è l’istituto cattolico di specializzazione in teologia pastorale sanitaria più rinomato a livello mondiale e annualmente accoglie studenti dai cinque continenti.