Chiesa di Rieti

Voce del Verbo: a Rocca Sinibalda la veglia diocesana per i Missionari Martiri

La 30ª Giornata dei Missionari Martiri verrà celebrata nella Diocesi di Rieti, come in tutto il mondo, giovedì 24 marzo

La 30ª Giornata dei Missionari Martiri verrà celebrata nella Diocesi di Rieti, come in tutto il mondo, giovedì 24 marzo 2022. Quest’anno, il momento di raccoglimento con tutta la Diocesi, su indicazione del nostro vescovo Domenico, si terrà nella zona pastorale del Turano, dove verrà organizzata una veglia di preghiera nella chiesa SS. Agapito e Giustino di Rocca Sinibalda alle ore 21.

La Giornata dei Missionari Martiri, è un giorno di preghiera e di digiuno, come la Celebratio Passionis Domini, in cui viviamo e metabolizziamo la morte, il sacrificio, la crudeltà e la sofferenza che attanagliano questo mondo e la sua gente. Ma è anche un giorno di festa, di resurrezione, di assunzione della consapevolezza che l’epilogo della vita umana non è che una fase transitoria.

Voce del Verbo è il motto di quest’anno, perché la vita dei martiri è Voce del Verbo del Dio fattosi uomo per manifestare la sua vicinanza alla fragilità della vita, ai popoli che subiscono martirio, dei quali il missionario è chiamato a farsi portavoce e amplificatore. Laddove rimbomba il fragore assordante delle bombe, infatti, la voce di tutte le vittime innocenti, già fioca e resa ancor più silente dalla paura, è brutalmente sovrastata.

Pensiamo in modo particolare, in questo momento, al conflitto armato in Ucraina, ma senza dimenticare i tanti altri focolai di guerra nel mondo.

Ma cos’è il martirio missionario? Cosa significa concretamente essere Voce di quell’unico Verbo che ci ha mostrato, con la sua vita, il vero volto del Padre? Essere Voce del Verbo significa amare, ascoltare, accogliere, abbracciare, donare, consolare, proteggere, curare, andare incontro.

Preghiamo, allora, per tutti i missionari martiri di ieri e di oggi perché quella loro voce diventi sempre seme e germoglio per le comunità cristiane, testimonianza dell’Uomo vero e Dio vero.