Un’economia senza morale si avvia al fallimento sicuro

La ricerca di una occupazione e il mantenimento nel tempo di un impiego insidiano la famiglia durante il suo percorso di vita.

Le istituzioni civili, ma anche i privati titolari di Aziende, non possono considerare il lavoro come il fine della vita o solo un mezzo di sussistenza. Nel lavoro l’uomo e la donna devono realizzarsi pienamente come persone e cittadini; certo, la dimensione economica dei singoli e della collettività deve obbedire anche alle leggi oggettive della produzione e dello scambio di beni e servizi, del rendimento, dell’efficienza e della concorrenza.

Dentro le fabbriche e nei luoghi di lavoro, d’altra parte, non ci sono solo macchine, ma uomini e donne, con la loro storia, le loro sofferenze, le loro preoccupazioni e le loro più profonde e legittime aspirazioni.

Un’economia che non considerasse questi elementi sarebbe perdente in partenza. La storia, anche recente, ci dimostra che un’economia senza morale non solo diventa improduttiva, ma addirittura si avvia al fallimento sicuro.