Sisti: a breve i lavori sul tetto. Classi nei laboratori fino al termine delle operazioni

Riunione informativa, con docenti prima, e rappresentanti dei genitori poi, questo pomeriggio, all’Istituto comprensivo Minervini-Sisti, per affrontare l’urgente questione degli imminenti lavori di miglioramento sismico dell’edificio in cui hanno sede la scuola secondaria di primo grado “Basilio Sisti” e, al pianterreno, la scuola dell’infanzia “Borgo Santa Lucia”. Due servizi scolastici al centro del dibattito cittadino, in seguito ai recenti eventi sismici. Resta alta, infatti, l’attenzione sul problema della sicurezza degli edifici scolastici. Come noto, i lavori, già deliberati in seguito all’apposito finanziamento della Regione Lazio, di cui il Comune aveva dato notizia già un anno fa, riguardano l’adeguamento del tetto e sono ormai in dirittura d’arrivo.

Alla seduta del Collegio Docenti dell’Istituto, presieduto dalla dirigente Ileana Tozzi, ha partecipato anche il sindaco Simone Petrangeli, oltre al Rspp – il professionista esterno responsabile della sicurezza dell’istituto – dott. Emanuele Tarquini.

L’amministrazione comunale, ha detto il sindaco, ha raccolto l’auspicio a partire prima possibile con i lavori, provvedendo ad effettuare i necessari passaggi burocratici, fino ad assegnare l’appalto alla ditta incaricata. A brevissimo giro di posta, la riunione tecnica con i responsabili degli uffici comunali preposti, il direttore dei lavori della ditta appaltatrice e i rappresentanti della scuola provvederà a definire i dettagli operativi. Il tutto salvaguardando il più possibile il regolare svolgimento dell’attività didattica, tanto più necessario dopo il forzato periodo di interruzione che, dopo una partenza già ritardata dell’anno scolastico a settembre, dovrà vedere la comunità scolastica ancor più impegnata nel conseguire gli obiettivi educativi senza rinunciare – è stato chiarito dalla preside – alle attività progettuali previste nel Piano dell’offerta formativa, che gli insegnanti dovranno sforzarsi di valorizzare al meglio anche per recuperare l’ordinaria programmazione curricolare.

Per quanto riguarda le modalità di funzionamento dell’attività didattica nel periodo di svolgimento dei lavori, la decisione – approvata dal Collegio e presentata poi, per l’auspicata condivisione, all’assemblea dei genitori rappresentanti di classe dei tre ordini di scuola (materna, elementare e media) e rappresentanti d’istituto, riunitasi immediatamente dopo – è quella di organizzarsi in modo da evitare sia il trasferimento in altre sedi, sia il ricorso ai turni pomeridiani, soluzioni che andrebbero a incidere pesantemente sulla serena organizzazione scolastica e comporterebbero forti disagi alla vita delle famiglie.

Si è verificata invece la possibilità di adottare la soluzione meno invasiva, che è quella di spostare le sole sei classi di scuola media che occupano l’ultimo piano dell’edificio, sistemandole nei locali al momento adibiti a laboratori, biblioteca e sala insegnanti (adattando provvisoriamente a quest’ultimo scopo l’ufficio dell’ex presidenza al pianterreno): un piccolo sacrificio per il periodo – che si spera essere di pochi mesi – di durata dei lavori, che non comporterà la rinuncia totale alle attività laboratoriali ma una loro rimodulazione anche programmando, all’occorrenza, eventuali scambi di aula tra gruppi classe.

Liberare l’ultimo piano, è stato precisato da parte di Rssp, preside e sindaco, non sarebbe del resto un obbligo, ma si è ritenuto comunque opportuno prendere tale decisione per un maggiore scrupolo riguardo la sicurezza degli alunni e per garantire alla ditta esecutrice anche una maggiore libertà di movimento con conseguente – è quanto si spera – maggiore velocità nell’esecuzione dei lavori.

Il Comune, ha assicurato il sindaco, si impegna a garantire la massima celerità nell’avvio dell’operazione e la massima collaborazione alla scuola per organizzare lo spostamento delle classi nella provvisoria sistemazione.