Rieti: malessere evidente

Rieti, estraniata dalle difficoltà di una grossa fetta della popolazione, in difficoltà economiche per la perdita del posto di lavoro, posto di lavoro precario, che aiutava ad andare avanti, comunque, negli impegni di una famiglia media. Dal 31 maggio 2012 questi precari del Comune di Rieti sono fuori, senza percepire più quel piccolo mensile.

Malessere evidente: quella donna che ha mandato in frantumi la porta all’interno di Palazzo di Città, inveendo contro le autorità, il sindaco, cos’è: degrado sociale? Ignoranza, difficoltà economiche, manie di vittimismo?

Qualcosa di profondo, da anni, attraversa la nostra piccola comunità. Per i più è inspiegabile. Per la nostra classe dirigente cosa sono questi effetti, a volte plateali, esagerati? Chiedo di ripensare il modo di amministrare il cittadino.

Crisi economica galoppante: la maggiore vittima di questa situazione è il lavoratore espulso in età matura, più volte, azzerato nelle sue sicurezze.

Rieti reagisci. La nuova classe dirigente di questa città non sottovaluti i sintomi. Si ripensi un vero patto sociale del lavoro in collaborazione con la Provincia e la Regione Lazio, soggetto istituzionale importantissimo da coinvolgere nelle politiche dell’occupazione.

Che si dialoghi per il bene primario della società reatina. Che siano una risorsa gli ex precari non un peso.

2 thoughts on “Rieti: malessere evidente”

  1. Giovanni

    Credo che i 200 precari non siano stati selezionati con concorso pubblico per merito. Quindi dovrebbero ringraziare il Comune che per molti mesi ha consentito loro di avere uno stipendio. Pensiamo a coloro, molte migliaia, che non hanno potuto nemmeno accedere a questo lavoro a tempo determinato a spese di tutti i cittadini. Non è con l’aumento delle assunzioni statali che si risolve il problema della disoccupazione. Se fosse così semplice, allora lo Stato potrebbe assumere 20 milioni di cittadini…ma con quali soldi ? Aumentando le già altissime tasse ?

  2. ferruccio onelli

    Non facciamo di tutta un erba un fascio, gli ex precari del comune di Rieti, all’90 % sono entrati con regolare bando pubblico sostenendo una prova di idoneità non per chiamata diretta. È bene che si sappia, espletando i propri compiti per anni con dedizione e professionalità. Poi c’è sicuramente una piccola percentuale di aficionados del politico di turno, approdati in comune in questi anni per conoscenze, furbi, parenti del personaggio importante , basta con i luoghi comuni del parassita nell’ente locale. Un saluto da Ferruccio

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