Lavori sul Torrente “Scura”, la Forestale denuncia 10 persone

Il Corpo Forestale dello Stato di Posta, nello svolgimento di una complessa indagine condotta tra il 2013 e il 2014, in merito ai lavori di sistemazione del Torrente “Scura”, deferisce alla Procura della Repubblica di Rieti dieci persone, coinvolte a vario titolo nei fatti.

Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Posta, hanno iniziato già dal 2013 una capillare attività di controllo sui lavori di sistemazione dell’alveo del torrente “Scura” in località Sigillo di Posta, anche a seguito di circostanziate segnalazioni. Torrente che adduce le sue acque al fiume “Velino” proprio in prossimità dell’abito di Sigillo. L’attività di indagine è stata condotta anche con l’ausilio di sistemi informatizzati, banche dati, utilizzo di moderne apparecchiature, ma soprattutto con un meticoloso lavoro fatto di sopralluoghi, comparazione di progetti, ricostruzione delle varie realtà, cosa che ha permesso agli Agenti del C.F.S di accertare diverse situazioni in contrasto con le normative vigenti e in alcuni casi opere realizzate o in corso esecuzione in assenza delle previste e pregiudizievoli autorizzazioni.

Il torrente “ Scura”, infatti, in passato, a seguito di precipitazione eccezionali, ha visto il suo alveo completamento sconvolto; le briglie che un tempo ne garantivano la stabilità, completamente divelte dalla furia delle acque, da qui la necessità di eseguire lavori di messa in sicurezza. Proprio su questi lavori si è incentrata l’attività del Corpo Forestale di Posta, che ben conosce la fragilità di questi luoghi e le restrizioni vincolistiche che lo caratterizzano ed in particolare, il Vincolo Idrogeologico, e l’elevato rischio ad esso correlato, la tutela Paesaggistica ai sensi della Legge n.42 del 2004, le restrizioni in quanto area Z.P.S. , il vincolo sismico, ecc.

L’attività investigativa condotta ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 10 persone, tra le quali figurano i titolari di Ditte operanti nella sistemazione dell’alveo del torrente “Scura”, ma anche amministratori pubblici. I reati ipotizzati spaziano da quelli relativi alla tutela paesaggistica, al pericolo di inondazione, ma anche quelli legati al rispetto delle norme sulla sicurezza e sulla distruzione di ambienti particolarmente vulnerabili e peculiari.

I controlli da parte degli uomini del Corpo Forestale al fine di tutelare l’ambiente e il territorio sono sempre in prima linea tra gli obiettivi da perseguire nello svolgimento del servizio d’istituto, con particolare riferimento alle zone collinari e montane che caratterizzano maggiormente la nostra provincia. Al riguardo, si ricorda sempre il numero verde 1515 del Corpo Forestale dello Stato attivo 24 ore su 24 e sempre gratuito sia da rete fissa che mobile, al fine di segnalare tempestivamente qualsivoglia tipologia di manomissione ambientale o di attività in danno del patrimonio floristico e faunistico.