L’Alberghiero non si poteva fare altrove? Fateci vedere le carte!

«Ritenevo e ritengo che quell’intervento in quella posizione sia sbagliato». Probabilmente chi leggerà questo comunicato penserà che tale frase sia stata detta dal “solito” attivista del Movimento 5 Stelle, che da sempre ha sollevato dubbi circa l’ubicazione della nuova scuola alberghiera nell’area dell’attuale convitto.

Invece no: queste parole sono state pronunciate dall’assessore all’Urbanistica Andrea Cecilia in un‘intervista al mensile «Format» del mese di maggio.

Gli attivisti pentastellati ricordano «che quell’area, oltre ad essere interessata da una moltitudine di vincoli, non ultimo quello relativo alla vicinanza del deposito della Liquigas che di fatto ne ha ridotto le future dimensioni e la capienza in termini di alunni, secondo quanto sostenuto dall’ing. Cecilia, durante una sua intervista».

Inoltre, « tutte le opere di urbanizzazione e di accessibilità all’area saranno a carico del Comune di Rieti, non rientrando nel finanziamento regionale».

Ma «le dolenti note» aggiungono i Grilli Parlanti, sono altrove. «Sempre dalla stessa intervista l’Assessore dichiara: “Si è trattato purtroppo di una situazione che non abbiamo potuto cambiare. Io, in modo particolare, ho provato con la Regione, con i politici locali allora Consiglieri Regionali, ma il finanziamento era vincolato esclusivamente a quella posizione, così mi è stato risposto”».

Per tutta risposta i Grilli Parlanti di Rieti chiedono «all’Assessore un qualsiasi documento che attesti questa sua richiesta di spostamento del finanziamento su altro progetto e su altro luogo ed il relativo documento col quale la Regione dichiara che il finanziamento è indissolubilmente legato al lotto di terreno adiacente il convitto».

«Solo così – proseguono gli attivisti – i cittadini potranno definitivamente convincersi che il Comune non poteva far altro che approvare tale variante urbanistica, per permettere la costruzione della scuola alberghiera e non perdere il relativo finanziamento regionale e che il pericolo di perdere i soldi non sia un semplice paravento dietro cui nascondere accordi pregressi».

«Inoltre – aggiungono – dato che è sempre stato sostenuto che la Regione aveva finanziato un progetto specifico previsto per il terreno adiacente il convitto, adesso ci si domanda se il finanziamento verrà ugualmente erogato nell’entità prevista inizialmente anche se il progetto dovrà essere ridimensionato a seguito di quanto scaturito dall’ERIR (Elaborato Rischio Incidente Rilevante) che include quell’area nelle conseguenze derivanti da un incidente al vicino deposito del Gas».

«Nella speranza di un chiarimento definitivo per questi dubbi legittimi – concludono i Grilli Parlanti – invitiamo la trasparente Amministrazione Comunale a dare risposte chiare ai cittadini».