Chiesa di Rieti

«La Chiesa è là dove c’è chi cerca Dio in tutte le cose»

«A ripensare all'incendio di Notre-Dame dopo un anno di distanza, - ha detto il vescovo Domenico nella sua meditazione dopo il rosario - sembra essere stato un oscuro presagio che ci riporta alle chiese vuote che stiamo vedendo in questi tempi di epidemia: ma la Chiesa è là dove c'è chi cerca Dio in tutte le cose»

Nel pomeriggio del 15 aprile 2019, poco prima di Pasqua, la Cattedrale di Notre-Dame di Parigi fu devastata da un violento incendio.

«A ripensarci dopo un anno di distanza, – ha detto il vescovo Domenico nella sua meditazione dopo il rosario – sembra essere stato un oscuro presagio che ci riporta alle chiese vuote che stiamo vedendo in questi tempi di epidemia».

«Quando una calamità giunge alle spalle, si risvegliano di colpo le cellule dormienti di un Dio malvagio e vendicativo, per far sapere che è in atto dall’alto un’azione tesa a sanare, a purificare il mondo. Come quando, con il terremoto del 2016, qualcuno tirò in ballo addirittura un Dio irritato a causa di certi inopportuni interventi legislativi».

«Personalmente – ha proseguito monsignor Pompili – le chiese vuote mi interrogano. Perchè al di là del momento contingente, evidenziano il lato vuoto della Chiesa: il vuoto dei giovani, delle donne, delle giovani famiglie, degli anziani. Nè mi consola pensare che si tratti solo di una pausa quella che viviamo, e che forse troveremo nella televisione o nei nuovi linguaggi digitali una nuova forma di fede, magari in remoto. Il vuoto delle chiese mi ricorda però fortunatamente anche una cosa: la tomba vuota, e la voce dall’alto che dice: Non è qui, è risorto, e vi precede in Galilea».

«Forse, quella è un’indicazione che dobbiamo raccogliere, avvicinandoci ormai alla Pasqua se vogliamo capire così la Chiesa, al di là delle chiese vuote».

Ma dunque, dov’è la Chiesa? «La Chiesa è dove due o tre sono riuniti in Suo nome, magari a casa, sostituendo l’altare con la tavola, durante l’ascolto della Parola. La Chiesa è là dove c’è chi cerca Dio in tutte le cose, particolarmente dove c’è gente che lavora per la vita, che lotta per la giustizia, che soffre con gli altri: ovvero dove c’è gente che ama».

E in questi giorni abbiamo avuto tante manifestazioni di amore che non sospettavamo, da parte di persone lontane, e perfino sconosciute.

«Pasqua è alle porte, facciamone un’occasione per cercare Cristo tra coloro che sono vivi, lo riconosceremo dalle sue ferite impresse nella carne umana, dalla sua voce inconfondibile, dal suo spirito che dona pace e scaccia la paura».

Foto AFP/LaPresse