Economia

Italia? A due velocità

Il rallentamento dell’economia di questi ultimi due anni sta già facendo risalire il tasso di deprivazione, nonostante misure di sostegno come il reddito di cittadinanza

Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, ha… dato i numeri sulla deprivazione materiale e sociale di noi cittadini comunitari. E sono numeri assai interessanti per l’Italia. Quasi stupefacenti, quando dichiarano ad esempio che il Nordest italiano ha un livello di benessere senza pari in Europa, un gradino sotto quello olandese ma addirittura sopra a svizzeri e austriaci. Popoli in cui la fame è stata debellata da tempo.

E qui si mostra l’altro lato della medaglia: ci sono enormi differenze all’interno del nostro Paese. Le persone povere (“deprivate”) al Sud sono il triplo di quelle che abitano da Roma in su. Ci sono in Italia territori tra i più ricchi al mondo, con livelli di risparmio da record, redditi alti e tassi di disoccupazione inesistenti; e regioni che lottano con la Grecia e la Romania per gli ultimi posti in classifica.

Un’Italia a due velocità, ancora una volta certificata come tale. E il rallentamento dell’economia di questi ultimi due anni sta già facendo risalire il tasso di deprivazione, nonostante misure di sostegno come il reddito di cittadinanza.

Cosa serve? Una situazione che si avvicini alla parità di condizioni. Si compete se si parte dalla stessa linea, mentre oggi il Sud ha una situazione infrastrutturale da Secondo mondo. L’alta velocità finisce a Salerno, il trasporto pubblico è inefficace e obsoleto, misera la rete autostradale, ancora da sviluppare efficacemente gli aeroporti; internet poi…

E stiamo parlando delle infrastrutture base, in contesti in cui si fa pure fatica a garantire l’acqua potabile nelle case o lo smaltimento dei rifiuti. Peggio stanno le due isole, con la Sicilia che vive sostanzialmente di prebende pubbliche e una Sardegna abbandonata a se stessa. Dove a Cagliari si registra il più imponente crollo delle nascite in Italia. Un caso?

Dal Sir