Scuola

“Io…non me la bevo!”: un incontro per sensibilizzare i ragazzi sull’abuso di alcol e droghe

Lunedì 17 febbraio presso l’Istituto Tecnico Industriale di Rieti Celestino Rosatelli, il Lion Club Rieti Varrone ha organizzato un incontro sull’educazione stradale dal titolo “Io...non me la bevo!", per sensibilizzare i ragazzi sulle conseguenze derivanti dall'uso di alcool e droga

Il service è stato progettato per sensibilizzare i ragazzi adolescenti e preadolescenti sulle conseguenze derivanti dall’uso di alcool e droga.

Quest’idea, nata in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana, nasce dalla consapevolezza che l’età in cui i ragazzi iniziano a bere alcolici ed in generale a fare uso di sostanze psicotrope scende sempre di più (secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS e dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze – Rapporto 2018).

Gli obiettivi:

• diffondere la cultura della sicurezza stradale;
• far crescere la consapevolezza fra i giovani dei comportamenti a rischio nell’ambiente stradale;
• sensibilizzare il mondo della scuola anche per raggiungere le famiglie;
• contribuire alla riduzione delle vittime di incidenti stradali.

L’impostazione metodologica e di contenuto del progetto che è alla base della proposta ha già avuto il riconoscimento e l’apprezzamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento delle Politiche Antidroga.

L’evento si è basato su una lezione/conversazione con testimonianze multidisciplinari e materiale multimediale (di circa 2 ore), sulla sicurezza stradale e sui danni provocati da sostanze e dimostrazioni/esercitazioni (circa un’ora per gruppo classe), dove gli studenti sono stati informati sulle protezioni attive e passive, sui comportamenti in caso di incidente e invitati a sperimentare in prima persona, attraverso simulazioni guidate, come e quanto venga distorta la realtà se ci si mette in strada sotto l’effetto di alcool e droghe.

La parte teorica è stata condotta da un docente esperto di sicurezza stradale, specializzato nella comunicazione strategica indirizzata ai ragazzi sul tema della sicurezza stradale; da un ingegnere meccanico, con esperienze professionali in aziende primarie del settore motociclistico, il quale ha supportato con interventi tecnici; uno psicologo che ha illustrato le reazioni psicofisiche all’uso di sostanze psicoattive in genere.

Le dimostrazioni/esercitazioni sulle tematiche sopra descritte sono state tenute dai formatori del Dipartimento di Educazione Stradale della Federazione Motociclistica Italiana: durante i laboratori i ragazzi sono stati coinvolti con simulazioni ed informati sui comportamenti da seguire nell’ambiente stradale al fine di essere più consapevoli e responsabili.