Centro Sant'Eusanio

Inaugurata la struttura abitativa del Polo Sant’Eusanio: «Un’esperienza terapeutica per tutti»

È stata inaugurata nel pomeriggio di domenica 20 settembre la struttura residenziale Comunità Laudato si’, compresa nel polo per autismo promosso, attorno alla chiesa reatina di Sant’Eusanio, dalla cooperativa Loco Motiva

È stata inaugurata nel pomeriggio di domenica 20 settembre la struttura residenziale Comunità Laudato si’, compresa nel polo per autismo promosso, attorno alla chiesa reatina di Sant’Eusanio, dalla cooperativa Loco Motiva. Uno spazio messo a disposizione dalla Chiesa di Rieti, che si è anche fatta carico dei lavori di adattamento, e arredata con il contributo della Fondazione Varrone.

Il nuovo spazio servirà per aiutare le persone con autismo del Centro Sant’Eusanio a guadagnare nuovi spazi di autonomia. Si tratta infatti di una casa abitabile a tutti gli effetti, con tanto di cucina, camere da letto e servizi. Un appartamento che non solo amplia le possibilità terapeutiche della piccola comunità accolta dietro le mura di Porta d’Arci, ma che è solo un passo intermedio verso il recupero di un altro spazio: quello dell’ex chiesa di San Barnaba, messa a disposizione dall’Ater, nei cui spazi la Loco Motiva intende ricavare una caffetteria aperta al pubblico, uno spazio per l’arte contemporanea e una radio.

«Considerato che per lo più parliamo di persone che comunicano a fatica o non comunicano affatto, per quest’ultima scelta ci sarebbe da sorprendersi», dice emozionato il presidente della Loco Motiva, Nunzio Virgilio Paolucci. Ma negli spazi del Centro Sant’Eusanio l’inaspettato è di casa. Anche se, come ha sottolineato il presidente della Fondazione Varrone, Antonio D’Onofrio, la Loco Motiva «fa sembrare tutto normale, mentre si tratta di qualcosa di eccezionale ed emozionante, qualcosa di “terapeutico”, perché fa stare bene».

E di «esperienza terapeutica» ha parlato anche il vescovo Domenico, spiegando che non a caso la nuova struttura fa riferimento alle Comunità Laudato si’. La direzione è infatti opposta all’atteggiamento contemporaneo che parcellizza e separa, a volte contrapponendole, le dimensioni fisiche, psicologiche e spirituali. L’insegnamento dell’ecologia integrale va in direzione opposta, rilevando all’opposto come «tutto è connesso». La struttura abitativa della Loco Motiva va dunque letta come spazio fisico in cui i diversi aspetti della vita «non vengono separati, ma integrati». Un messaggio che «non riguarda solo gli ospiti del Centro Sant’Eusanio, ma la nostra generazione».

Della forza dell’esperienza che da qualche anno viene vissuta nel polo per autismo ha parlato anche il presidente dell’Ater, Giancarlo Cricchi, che parlando del contributo dell’ente al progetto ha messo in evidenza come volontariato e logica del dono hanno coinvolto anche le imprese che stanno lavorando al recupero dell’ex chiesa destinata a completare il complesso.

In attesa che anche quest’ultimo tassello venga portato a compimento, i presenti hanno partecipato alla benedizione della struttura residenziale da parte del vescovo, che riprendendo il Vangelo domenicale ha ricordato che la giustizia «non consiste nel dare a tutti lo stesso, ma nel dare a ciascuno il meglio». E l’iniziativa della struttura abitativa di Sant’Eusanio può essere letta così: come «un modo per rifare equilibrio», sapendo che «lo sguardo di Dio guarda il bisogno di ciascuno». È questo senso di uguaglianza, in fondo, a rende primi gli ultimi.