Festa grande in ospedale per il cuore di San Camillo

Si è svolta nella tarda mattinata del 17 luglio la celebrazione eucaristica nella cappella dell’ospedale di Rieti presieduta da mons. Delio Lucarelli in occasione del passaggio della reliquia di San Camillo de Lellis. È la prima volta che la reliquia del patrono universale dei malati, degli infermieri e dei nosocomi viene portata nel nostro ospedale. La Messa è stata concelebrata da Padre Gianfranco Lunardon, Quarto Consultore della Consulta Generale dell’ordine dei Camilliani. Erano presenti anche il direttore generale della Asl di Rieti Laura Figorilli e il direttore sanitario Marilina Colombo.

«È stato un momento ricco di significato» ha sottolineato il diacono Nazzareno Iacopini, direttore dell’ufficio per la Pastorale Sanitaria. Un’occasione per approfondire «l’interessante la vicenda umana di Camillo, la sua esperienza spirituale, il suo percorso di conversione, ma anche il suo essere l’archetipo delle figure dell’infermiere e del cappellano quali li vediamo oggi».

«Avviato alle armi, dopo varie vicissitudini ed una vita dissoluta – ricorda Iacopini – ha maturato la propria fede presso un convento di cappuccini. Ma fu solo dopo un lungo ricovero in ospedale a scoprire la sua più autentica vocazione nella cura dei malati. Da allora prestò ininterrottamente se stesso a questo servizio e, una volta riconosciuto, il suo Ordine si espanse rapidamente in molte città italiane, nelle quali Camillo fondò nuove comunità, tutte al servizio dei grandi ospedali cittadini. Da questo punto di vista, il passaggio della reliquia o anche un omaggio reso alle suore camilliane che svolgono amoroso qui a Rieti».

L’accoglienza della reliquia è avvenuta alle 9 del mattino. Nel pomeriggio avviene invece il passaggio dei resti di San Camillo fra i malati ricoverati nei vari reparti.