Ex di Villa S. Anatolia, stele a Maria

Campeggia una nuova stele nel giardinetto adiacente la chiesa di S. Nicola, al quartiere Fiume de’ Nobili, dov’è collocata la statua della Madonna di Lourdes: non una statua qualunque, ma quella che il parroco del luogo, don Luigi Bardotti, aveva recuperato da Villa Sant’Anatolia. L’effigie mariana, che si trovava nel vialetto della pineta retrostante la struttura in riva al Turano che per trent’anni ha funzionato come casa diocesana dei campiscuola, ha vegliato a lungo infatti sulle attività che han visto passare per la Villa migliaia di giovani. Chiu- C sa l’esperienza dei campi, don Luigi aveva voluto creare nello spazio in largo Bachelet l’aiuola con l’immagine della Vergine. A realizzare un segno che sottolineasse il profondo legame della cara effigie con i tanti giovani passati per i campi ci hanno ora pensato “Quelli di Villa S. Anatolia”, gli ex ragazzi che mesi fa hanno dato vita a un gruppo di affezionati alla storia della Villa. Dopo il primo raduno svolto a giugno, il 27 dicembre un nuovo appuntamento per salutare l’inaugurazione di tale segno: una targa marmorea con l’iscrizione che riporta la frase del Magnificat “…tutte le generazioni mi chiameranno Beata”, seguita dalla dicitura “1972–2003” (gli anni in cui l’ex convento a Castel di Tora ha funzionato come casa dei campi), poi la firma “I ragazzi dei campiscuola alla Madonna di Villa S. Anatolia” e la data di realizzazione “A.D. 2014”. Per benedire la stele, accanto all’emozionatissimo don Bardotti è intervenuto il vescovo monsignor Lucarelli. A lui il ringraziamento da parte degli organizzatori e di don Luigi che, rivolgendo il saluto al termine del breve rito, ha elogiato l’impegno di chi si è dato da fare per tale realizzazione e ha sottolineato quanto l’immagine sia preziosa per la storia della Villa (mai incidenti seri con i tanti giovani transitativi da tutt’Italia: un vero miracolo da attribuirsi alla sua protezione). Dopo l’omaggio alla “Madonnina dei campiscuola”, ci si è spostati a Regina Pacis, nel cui salone parrocchiale si è svolta la seconda parte del raduno, con pesca e tombolata di beneficenza e raccolta alimentare, il tutto destinato alla mensa dei poveri di S. Chiara, e una bella sorpresa musicale di cui riferiamo qui a fianco.

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