Associazione Nazionale Bonifiche: urgente la manutenzione idrogeologica

Idrogeologico

In Italia sono 3.671 (pari al 45,3%) i Comuni a rischio idrogeologico elevato o molto elevato. Nei 30.000 chilometri quadrati ad alto pericolo idrogeologico, abitano sei milioni di persone e sorgono 1.260.000 edifici, dei quali oltre 6.000 scuole e 631 ospedali. È una situazione drammatica sotto gli occhi di tutti, evidenziata dal Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni Massimo Gargano, che spiega: «nel momento in cui si stanno affermando i programmi in vista delle prossime elezioni, ci aspettiamo che le forze politiche siano conseguenti alle ripetute affermazioni di principio, espresse all’indomani di ogni evento calamitoso, indicando responsabilmente la salvaguardia idrogeologica come priorità per il Paese».

Dalla situazione sopra esposta ne deriva la necessità di dare vita ad un piano straordinario di manutenzione idrogeologica del territorio secondo quanto indicato dal Ministero dell’Ambiente, che ha individuato in oltre 41 miliardi il fabbisogno per il Paese. È un grande investimento da finanziare in un arco di 15 anni; d’altronde, in un anno come il 2012, eventi meteorologici estremi hanno causato una decina di vittime ed oltre tre miliardi di danni alla sola agricoltura.

Il Presidente dell’A.N.B.I. prosegue: «restano di grande attualità le parole del Governatore della Banca d’Italia, Vincenzo Visco che, la scorsa estate, indicò la necessità, per rilanciare gli investimenti in Italia, di “un ampio progetto di manutenzione immobiliare in Italia, di cura del territorio, una terapia contro il dissesto idrogeologico” aggiungendo che “i soldi si trovano. Si diano gli incentivi giusti, soprattutto a chi ha cura della messa in sicurezza dell’ambiente e della sua estetica”».

«I Consorzi di Bonifica – conclude Gargano – ora come sempre mettono la propria esperienza a disposizione di chi concretamente vuole dare risposta ad un’emergenza, la cui soluzione è indispensabile a qualsiasi progetto di rilancio economico del sistema Italia».