Accumoli

Ad Accumoli la Casa della Cultura pronta alla “consegna delle chiavi”

Il centro polifunzionale di Illica, a distanza di tre mesi dalla posa della sua prima pietra, è ora già pronto per il suo pieno utilizzo

Il Movimento Artistico per il Recupero delle Identità Culturali ha mantenuto la promessa fatta alla popolazione di Accumoli: la Casa della Cultura, centro polifunzionale di Illica – a distanza di tre mesi dalla posa della sua prima pietra – è ora già pronta per il suo pieno utilizzo. Martedì 25 giugno, ad Illica, avrà luogo la cerimonia di consegna delle chiavi della struttura al M.A.R.I.C. per mano del sindaco di Accumoli, Franca D’Angeli.

Immensa la soddisfazione degli artisti del movimento, che per due anni si sono impegnati senza sosta in una raccolta fondi destinata alla costruzione di centro polifunzionale, che potesse aiutare le popolazioni colpite dal terremoto a rinascere.

Quel centro, la Casa della Cultura, è oggi realtà grazie al contributo degli artisti, delle istituzioni, di aziende sensibili come l’azienda antinfortunistica Industrial Starter di Vicenza, tra le prime a credere nel progetto, della ditta Aeterno Costruzioni che ha realizzato la struttura, bellissima, in tempi record. Fondamentale è stato il supporto del Presidente di Confindustria e titolare di Arti Grafiche Boccia, Vincenzo Boccia, da sempre vivo sostenitore del progetto e del movimento, di Stefano Petrucci, dell’associazione onlus di Illica, del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e tutti coloro che hanno creduto nel progetto.

Le parole del maestro Vavuso, Presidente del Maric: «Siamo arrivati al completamento della Casa della Cultura. Dopo l’emozione di aprile della posa della prima pietra, è arrivata, in tempi veramente record, anche la gioia di vedere la struttura pronta per la sua consegna. Sono onorato e felice di aver mantenuto la promessa fatta alla popolazione di Accumoli. Tutti nel Maric lo siamo… Ma il nostro impegno per la rinascita del paese non finisce qui, ci adopereremo affinché questa terra possa rinascere e scaldare i cuori degli accumolesi. Ci sarà tanto da fare e lo faremo, senza perdere di vista i valori dell’arte e della cultura».