La Valle del Primo Presepe

Valle del Primo Presepe, un protocollo condiviso e un concorso fotografico nazionale per la terza edizione

Firmato il protocollo con il Comune di Rieti e svelate le prime novità sulla terza edizione, tra cui un importante concorso fotografico nazionale inserito nel prestigioso Wiki Loves Monuments Italia

Collaborazione e sinergia. È a partire da queste parole chiave, unite alle novità in programma per l’edizione di quest’anno, che il progetto della Valle del Primo Presepe, giunto in vista della sua terza edizione, si consolida come evento ben inserito nella città di Rieti e nel borgo di Greccio.

Intesa tra Diocesi e Comune

Si è tenuta giovedì 6 giugno, presso il Salone Papale di Rieti, la conferenza stampa che ha sviluppato due punti cardine dell’evento di riscoperta del valore spirituale, storico e culturale dell’intuizione di san Francesco, in programma quest’anno dal 30 novembre 2019 al 6 gennaio 2020. Il primo, la firma di un protocollo d’intesa quinquennale tra Diocesi e Comune di Rieti, finalizzato a sancire formalmente una sorta di patto di collaborazione tra enti per realizzare azioni condivise e coordinate.

Riscoprire un valore

«Parlare di presepe all’inizio dell’estate potrebbe sembrare una scelta intempestiva», ha scherzato il vescovo Domenico. «In realtà, il desiderio di anticipare la presentazione della terza edizione risiede nella volontà di voler anticipare tale iniziativa a persone portatrici di interessi eterogenei. La nostra proposta riuscirà nel suo intento solo se  la nostra terra si farà una in questo progetto. Non solo istituzioni civili, ma anche scuola, istituzioni culturali, giornalisti, tour operator, e molte altre entità. La Chiesa di Rieti che si fa interprete di questa proposta ha innanzitutto l’obiettivo di offrire un contenuto di alto valore. Da questa terra deve nascere qualcosa di significativo per riscoprire la portata di quello che non è semplicemente il ricordo dell’infanzia, né qualcosa che si perde nei meandri di rappresentazioni come il presepe napoletano. Si tratta di tornare al senso profondo del presepe, al suo significato spirituale, che costituisce un’autentica rivoluzione dell’immagine di Dio perché mette al centro l’incarnazione nella sua nuda realtà di un bambino, evocato attraverso un’estrema povertà di segni».

Valorizzare un segno di pace

Prima della firma del protocollo che ha sancito l’accordo, anche la riflessione del sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, che ha ribadito la volontà di sancire e sottoscrivere un accordo congiunto per portare avanti l’importante progetto di valorizzazione dell’intuizione di Francesco: «Da Rieti può partire un messaggio di serenità di rapporti, dobbiamo fare di questa città un punto di incontro distensivo. Noi siamo un esempio di come le civiltà possano essere compatibili, per guardare avanti insieme, perchè la pace non è solo frutto di buoni sentimenti e buone intenzioni, ma spesso è la risultante dell’assenza di interessi prevalenti che spingono verso la guerra: dobbiamo fare di questa città un punto di incontro distensivo, dove si possa guardare alla cultura degli altri con serenità. Quello che ci è mancato finora non sono solo le strade: ma dobbiamo ritrovare i motivi per venire a Rieti, per andare in un luogo che abbia un significato, che eserciti un richiamo. Noi vogliamo lavorare per questo».

“Wiki Loves” La Valle

Un lungo applauso ha sottolineato la firma del protocollo congiunto tra Chiesa di Rieti e Comune di Rieti, con l’auspicio di un lavoro produttivo e sinergico per il territorio. Il pomeriggio è proseguito con il secondo punto cardine, novità dell’edizione 2019/2020 della Valle del Primo Presepe, e di fatto una nuova e prestigiosa occasione per la divulgazione del progetto. Il concorso Wiki Loves La Valle del Primo Presepe, grazie alla collaborazione con Wikimedia Italia, sarà infatti inserito nel prestigioso concorso fotografico nazionale Wiki Loves Monuments Italia, giunto ormai alla sua ottava edizione. Una competizione che lo scorso anno ha raggiunto numeri da record, raccogliendo oltre ventinovemila scatti. Il tutto avverrà grazie all’adesione e alla collaborazione tra la Diocesi di Rieti, il Comune di Rieti, la parrocchia di Sant’Agostino in Rieti e la Provincia dei Frati Minori “San Bonaventura”: realtà che hanno “liberato” i propri beni artistici per permettere ai partecipanti di immortalarli liberamente e gratuitamente.
Un concorso aperto a tutti, amatori e professionisti, che permetterà di divulgare su una piattaforma nazionale alcuni tra i luoghi più suggestivi della provincia di Rieti, e anche di vincere interessanti premi.
Ad illustrare il progetto, Saverio Giulio Malatesta, membro del direttivo nazionale di Wikimedia Italia, e il coordinatore regionale Sardegna Gianfranco Buttu.

Si lavora al programma

Sono stati inoltre svelati, i primi particolari dell’edizione che partirà il prossimo 30 novembre. Per i bambini, laboratori di gessetto e mosaico e proiezioni ma anche il ritorno del progetto dei mattoncini colorati che tanto successo ha ottenuto lo scorso anno. E poi, il ritorno a Rieti del maestro Francesco Artese e tante novità tutte da scoprire.