ZTL: basta litigare, facciamo un referendum

Il tema dell’accesso delle automobili al centro sembra destinato ad essere una contesa senza fine. Da un lato c’è la gran parte dei residenti, oltre a chi trova semplicemente anacronistico un centro storico aperto alle quattro ruote.

Dall’altro si contano i negozianti e ristoratori, che vedono calare i fatturati e chiedono a gran voce la rinuncia a qualunque regolamentazione del traffico in centro. Se ne riparlerà – dicono – in tempi migliori.

Nel mezzo c’è l’Amministrazione comunale. Dopo il decennale tira e molla delle Giunte di destra, l’era Petrangeli ha disposto la revisione di molti sensi di marcia e un centro storico (quasi) car-free. Il piano non è certamente esente da errori e stupidate, ma è quanto di più organico sia stato prodotto fin’ora.

Che fare? Il Comune deve buttare tutto alle ortiche e agevolare di nuovo l’auto selvaggia? Deve mantenere una linea dura e intransigente? È il caso di tentare una mediazione che si prospetta faticosa se non impossibile?

Nessuna delle tre opzioni sembrerebbe essere in grado di pacificare la situazione. E allora, forse, l’unica soluzione è di rimettere l’intera faccenda nelle mani dei cittadini, magari con un referendum. Una volta contati i sì e i no, nessuno potrà più appellarsi ai propri piccoli e grandi interessi di parte.

Per l’Amministrazione sarebbe un modo per levarsi d’impaccio e dar seguito a quella partecipazione tanto sbandierata in campagna elettorale, quanto poco esercitata in fase di governo.

Per tutti i contendenti, invece, diverrebbe l’occasione definitiva per spiegare le proprie ragioni, dimostrare che corrispondono al bene comune e ottenere così il consenso alla propria visione delle cose.

Al resto della cittadinanza, oltre al raro privilegio di poter finalmente dire la propria, si offrirà la possibilità di mettere la parola fine ad una lunga incertezza su un tema che in qualche modo tocca tutti.

A quando la chiamata alle urne?

[poll id=”14″]