«Valle del Primo Presepe», due importanti premi alle studentesse del Liceo Artistico Calcagnadoro

Due importanti obiettivi per il Liceo Artistico “Calcagnadoro” nell’ambito del contest di arte presepiale incluso nel progetto “La Valle del Primo Presepe”. Elisa Putignani con l’opera intitolata “Il Primo Presepe in scena” e Sara Innocenti con l’opera “Natività reatina” si sono aggiudicate rispettivamente il II e il III Premio al 1° Contest Internazionale di Arte Presepiale finalizzato alla realizzazione di presepi artigianali artistici.

La premiazione è avvenuta il 6 gennaio nella Chiesa di San Domenico a Rieti, città per la prima volta disseminata di tanti Presepi in ogni angolo urbano di significato culturale, al punto da invogliare tutti a compiere un cammino di scoperta: da Greccio il percorso ha portato a Rieti, dove nella Chiesa di S. Domenico e negli attigui Chiostro ed Oratorio, è iniziato il circuito cittadino di visita alle esposizioni di Presepi ospitate in tutte le chiese e palazzi cittadini.

Le studentesse a cui è stato assegnato l’importante riconoscimento hanno inoltre ricevuto un’altra soddisfazione: la loro creazione artistica figurerà tra i presepi storici della mostra permanente allestita nel Santuario e nel Museo Internazionale dei Presepi di Greccio.

I gruppi scultorei e i gruppi di figure creati da Elisa e Sara hanno convinto la giuria per la semplicità e sincerità dell’idea, capace di comunicare la bellezza insita nella nascita nella sua essenza e nel ricordare l’immagine potente del Primo Presepe messo in scena da San Francesco a Greccio, straordinariamente interpretato per la prima volta da Giotto nel celebre affresco della Basilica di Assisi. Il Primo Presepe in scena (II premio) prende spunto dall’episodio dell’autunno del 1223, quando Francesco si trovava a Roma in attesa dell’approvazione della Regola definitiva scritta per i suoi frati che aveva presentato al Pontefice Onorio III. Francesco, durante una udienza pontificia, chiese al Papa il permesso di poter rappresentare la Natività.

Dopo un viaggio in Palestina, Francesco, era rimasto infatti molto impressionato e aveva conservato una speciale predilezione per il Natale: Greccio, come dichiarò lui stesso, gli ricordava emotivamente Betlemme. E questo Elisa ha voluto ricordare nel suo presepe fatto di semplice e assoluta grazia scenico-espressiva.