Valentino torna in sella

Il Mondiale di MotoGp è pronto a ripartire il 20 marzo dal Qatar.

È andata come andata, inutile rimuginarci ancora, anche perché siamo vicinissimi alla prima gara della nuova stagione e i vittimismi italici devono lasciar spazio all’agonismo in pista. Eppure per tantissimi tifosi di Valentino Rossi quel finale polemico con il loro idolo bistrattato e “fatto fuori” più o meno correttamente dal duo Marquez-Lorenzo, non è stato ancora del tutto digerito. Di sicuro si è trattato di un Mondiale di MotoGp eccezionale, di cui si parlerà per anni, anche se non solo per le vicende accadute in pista. Alla fine, è vero Valentino Rossi è uscito sconfitto, ma siamo certi che la sua immagine non ne sia uscita addirittura rafforzata?

Adesso, all’alba delle sue 37 primavere, The Doctor è più competitivo che mai: un vero miracolo sportivo, alimentato anche dall’adrenalina che quella sfortunata esperienza ha saputo generare. Tra pochi giorni in Qatar vedremo come si sono rimescolate le gerarchie, di sicuro il “Circus” del MotoGp si è giovato, in termini di audience (e di contratti tv e pubblicità) dello scoppiettante finale della scorsa stagione. Per il campione pesarese della Yamaha naturalmente c’è un solo obiettivo: prendersi la rivincita e trionfare nel Mondiale arrivando all’agognato titolo numero 10, che vorrebbe dire terzo posto assoluto nella storia dietro a un inarrivabile Giacomo Agostini (15) e Angel Nieto (13), staccando Mike Hailwood e Carlo Ubbiali che oggi lo affiancano con 9 allori. I primi test danno Vale in grande forma, smanioso di riscatto, ma anche titubante circa un futuro che lo legherebbe ancora per anni alla casa giapponese: solo nei prossimi mesi verranno sciolte le riserve, ma intanto il campione deve assolutamente lasciarsi le scorie alle spalle, quei veleni che hanno sì reso mediaticamente formidabile la scorsa stagione, ma che in uno sport in cui si gioca con la vita ad ogni curva, diventano tossine estremamente pericolose. Lasciamo che il tempo guarisca le ferite, che le gare stemperino le polemiche senza causarne altre, abbandonando quell’aria da complotto che ha seguito fin nei box buona parte dei piloti la scorsa stagione. C’è bisogno di guardarsi tutti un po’ negli occhi, di rivedere certi rapporti, di ricominciare a credere in uno sport, la cui credibilità è uscita malconcia dall’ultima annata di corse.

Il Mondiale di MotoGp è pronto a ripartire, presto si capirà chi ha messo a frutto la pausa invernale per sviluppare nuovi modelli. Vale deve rialzarsi: qui si vede il vero campione forte nelle vittorie, ancor di più nelle sconfitte, anche se poi, come detto, il finale dello scorso anno ci ha restituito un ragazzo non solo mostruosamente talentuoso, ma anche umanamente grande, nei suoi pregi, e in qualche difetto.