Unità dei cristiani: tre giorni di preghiera comune per cattolici, ortodossi e avventisti

Si svolge in questi giorni la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, dedicata quest’anno da cattolici, ortodossi e protestanti al tema “Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio” (cfr. 1Pietro 2,9), e anche a Rieti i cattolici si riuniscono insieme a cristiani di altre confessioni presenti in città per invocare il dono dell’unità tra tutti i seguaci di Gesù e il ristabilimento della piena comunione fra le diverse Chiese e comunità ecclesiali unite nella professione dell’unica fede in Cristo ma divise dalle ferite della storia.

Tre i momenti di preghiera, ospitati dalle rispettive comunità, che coinvolgono insieme la realtà cattolica (la Diocesi reatina di rito latino come pure i cattolici di rito orientale che fanno capo alla comunità ucraina presente a Rieti), la Chiesa cristiana Avventista del Settimo Giorno (presente a Rieti con la comunità che ha sede nell’edificio sacro che sorge da alcuni anni in piazza Angelucci), la parrocchia della Chiesa ortodossa romena (che trova ospitalità presso un luogo di culto cattolico ecumenicamente offerto in prestito dalla Diocesi: la chiesa di S. Lucia nel rione vecchio di Fiume de’ Nobili).

Il primo appuntamento si è svolto nella serata di giovedì 21 gennaio, alle ore 18, presso la chiesa di S. Lucia, preghiera insieme agli ortodossi della comunità romena, con l’inno “Akatisthos” della tradizione bizantina, innalzato alla patrona di Rieti santa Barbara.

La serata di venerdì 22 gennaio, alle ore 18, vedrà protagonista la chiesa avventista (piazza Angelucci, vicino al centro commerciale Futura), in un incontro di preghiera e riflessione biblica insieme ai cristiani Avventisti del Settimo Giorno.

Domenica 24 gennaio, alle ore 18, nella Cattedrale S. Maria,  presieduta dal vescovo cattolico Domenico Pompili insieme al parroco ortodosso padre Constantin Holban e al pastore avventista Daniele Benini, cui parteciperanno i fedeli cattolici (quelli reatini di rito latino e quelli ucraini di rito orientale: questi ultimi eseguiranno, alla fine della celebrazione, un canto tradizionale in lingua ucraina), protestanti e ortodossi.