Un Museo dell’Agricoltura e del Paesaggio: l’innovativo progetto del Comune di Rivodutri

La Presidenza del Consiglio, attraverso il programma bellezza@governo, varato un anno fa per invitare i territori a proporre progetti di valorizzazione di beni storici o iniziative culturali, ha finanziato la realizzazione del Museo dell’Agricoltura e del Paesaggio di Rivodutri.

Si tratta di un risultato di assoluto prestigio per il nostro territorio, che conferma come il reatino esprima idee e progetti di eccellenza. Infatti, la selezione è stata durissima e il progetto del Comune di Rivodutri ha battuto la concorrenza di quasi ottomila proposte, risultando alla fine dell’esame uno dei soli 13 progetti finanziati nella Regione Lazio.

Il piccolo comune reatino, guidato dal sindaco Barbara Pelagotti, si conferma ancora una volta dinamico e capace di progetti e proposte di grande spessore, come la recente iniziativa che ha visto uno dei più quotati artisti italiani, il Collettivo FX, dipingere scene della vita di san Francesco sulle mura del cimitero di Apoleggia.

Questa volta poi si è trattato davvero di un risultato importante, visto che il Museo proposto è stato ritenuto da una commissione di esperti uno dei 273 progetti migliori d’Italia fra migliaia pervenuti.

«Non sappiamo proprio come esprimere la nostra soddisfazione – dice il sindaco Pelagotti – questo è un risultato che premia tutto il lavoro e gli sforzi dell’Amministrazione per valorizzare e promuovere sempre meglio il nostro Comune. È un progetto impegnativo, che abbiamo portato avanti assieme alla Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile e che rappresenterà un polo di riferimento per tutto il territorio della piana reatina. Inoltre costituirà un vero e proprio centro di raccolta e documentazione, una casa per la cultura e la tradizione della nostra popolazione, che parteciperà attivamente alla sua realizzazione».

Il progetto, redatto dall’architetto Marcello Mari, prevede infatti che l’agricoltura e il paesaggio siano raccontati attraverso l’arte e la letteratura, con testi e racconti scritti appositamente da scrittori di fama e giovani scrittori, e che accanto ai loro testi ci siano anche i racconti autentici dei contadini della piana. Il tutto sviluppato attraverso un lungo percorso di immagini fatto in modo tale che i visitatori si sentano davvero immersi nel paesaggio.

«Adesso non vogliamo fermarci – conclude Barbara Palagotti – e il nostro prossimo impegno sarà quello di concretizzare anche il progetto del Centro di Documentazione dell’Archeologia, a cui lavoriamo da tempo assieme a tutti i comuni della piana, e per il quale la Regione ci ha assegnato un fabbricato ex Anas».