Fotografia

Tony Gentile, tra luce e memoria

Il 30 settembre il fotografo palermitano ospite a Rieti dell'associazione fotografica Utopia

Proseguono gli incontri organizzati dall’associazione fotografica Utopia con i protagonisti della fotografia, questa volta si tratta di un illustre rappresentante del fotogiornalismo: Tony Gentile.

Nato a Palermo, Tony Gentile è un fotoreporter che ha vissuto le stragi di mafia di Capaci e via D’Amelio e che, successivamente, approdato nella prestigiosa agenzia Reuters, ha documentato due mondiali di calcio (uno, quello del 2006, vinto dall’Italia di Marcello Lippi), quattro olimpiadi, tre papi nei loro numerosi viaggi apostolici e incontri tra capi di stato (passando anche per la Stanza Ovale della Casa Bianca, sotto la presidenza di Obama), muovendosi con disinvoltura tra cronaca, attualità, sport e fatti di costume. A questo notevole curriculum si aggiunge l’essere autore uno scatto che è diventato un vero e proprio pezzo di storia del nostro paese, l’immagine iconica dei magistrati Falcone e Borsellino che sorridono con complicità scambiandosi una battuta, probabilmente la fotografia più riprodotta degli ultimi 30 anni in Italia.

Nel corso dell’incontro, che si terrà nella sede di Utopia, in via del Duomo 2, il 30 settembre alle ore 18, si ripercorrerà la carriera di Tony Gentile parlando di fotografia, della professione di fotoreporter, degli anni della guerra tra Mafia e Stato, della genesi dello scatto che ne ha segnato la carriera e del diritto di autore in fotografia, inoltre verrà presentata l’ultima pubblicazione del fotografo, “Sicilia 1992. Luce e Memoria”, in cui cronaca e piccole storie si incrociano attraverso le sezioni tematiche in cui è stato diviso il libro, un’occasione per scoprire e andare oltre l’icona che tutti hanno imparato a conoscere e che è impressa negli occhi e nella mente di ognuno. Tra memoria e testimonianza, l’esperienza di Tony Gentile fornirà numerosi spunti, accompagnando gli spettatori tra le pagine più nere della storia italiana recente, raccontando le stragi di mafia e la reazione della società civile, e tra i fatti e le persone che hanno segnato gli ultimi decenni delle cronache, nazionali e internazionali. Accanto a questi racconti per immagini non mancherà anche uno sguardo alla vita di tutti i giorni, raccontata con sensibilità ed empatia, avendo la possibilità di scoprire non solo il fotogiornalista ma anche il narratore attento delle storie della gente comune.