Territorio messo in ginocchio da siccità e incendi. Il vescovo: si preghi per chiedere la pioggia

Sono giorni duri per il territorio reatino. A causa di un’estate eccezionalmente secca, infatti, i boschi di una delle province più “verdi” d’Italia prestano facilmente il fianco agli incendi che si sviluppano per incuria o, peggio, per dolo. Un fenomeno che vede andare in fumo ettari di vegetazione boschiva, ai quali corrispondono preziosi ecosistemi.

Nessun angolo del reatino sembra essere rimasto al sicuro e in qualche caso i boschi bruciano da giorni. Da Monte Giano a Poggio Bustone, da Ville Grotti a Cittareale e Amatrice, da Sant’Elia a Borbona, volontari, forze dell’ordine e sindaci sono impegnati a contenere i danni. Ma nelle fasi più drammatiche neppure i potenti getti d’acqua dei Canadair sembrano riuscire ad avere ragione del fuoco, nonostante il presidente della provincia di Rieti abbia disposto il divieto di navigazione del lago del Salto allo scopo di garantire l’approvvigionamento in sicurezza delle acque necessarie ai mezzi di intervento.

In questa drammatica situazione, il vescovo Domenico invita i sacerdoti a celebrare la messa ad petendam pluviam (per chiedere la pioggia). La preghiera affinché il Signore conceda la benedizione della pioggia in questo periodo gravato dal flagello della siccità può essere recitata dai fedeli anche fuori dalla messa, privatamente o in gruppo.

2 thoughts on “Territorio messo in ginocchio da siccità e incendi. Il vescovo: si preghi per chiedere la pioggia”

  1. Franco Minelli

    Come facevano i nostri avi (i creduloni), che pregavano, facevano le rogazioni e scendevano Sant’Anna a proteggere Antrodoco e magari tutto cessava. Adesso (quelli svelti) abbiamo la tecnologia, gli aerei e Facebook e non smette niente….

Comments are closed.