Terremoto: don Porcile (Genova) ad Amatrice,”la gente ha bisogno di parlare e di supporto spirituale”

“Di terre terremotate purtroppo ne ho viste molte in questi anni. Mai avevo visto quello che ho trovato qui. Un autentico scenario di guerra”

Così don Valentino Porcile, parroco a Genova, che stamani è arrivato nel centro Italia, nelle zone colpite dal terremoto, per valutare di persona cosa serve alla popolazione in modo da poter coordinare gli aiuti nella sua parrocchia e nella diocesi di Genova, come ha già fatto in Umbria, all’Aquila e in Emilia. “Qui ad Amatrice – ha aggiunto – la sofferenza sembra ancora più moltiplicata e profonda. Tanti, troppi morti. Tante ferite che hanno bisogno di cure. E non mi riferisco alle ferite dei corpi. La prima impressione arrivando qui non è quella di un terremoto. È quella di una guerra. Le case non sono solo distrutte. Sembrano letteralmente esplose. Come se fossero bombardate”. “Ho incontrato gente provatissima, che ha bisogno di parlare e raccontare” ha detto ancora il sacerdote genovese “Ho visto ogni sorta di beni materiali – ha precisato – ho visto aiuti di ogni tipo. A mio modo di vedere, c’è più bisogno di aspetti spirituali che materiali. Bisogno di condividere, di raccontare e, per chi di crede, bisogno di parlare di Dio. Ho incontrato alcuni bambini che facevano attività. Bambini provati. Che portano dentro i segni di quanto accaduto”. Don Valentino, rimarrà in zona ancora alcuni giorni. “Devo tornare a Genova per impegni pastorali – ha affermato – anche se vorrei rimanere a dare il mio aiuto in questi paesi ancora per molto tempo”.